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Martedì, 16 Aprile 2024
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Foibe, Milano si ferma nel Giorno del Ricordo. Formigoni: "Nessun oblio"

Celebrazioni a Largo Martiri delle Foibe e in Regione per il Giorno del Ricordo. De Corato: "Almeno 20mila i concittadini infoibati e torturati e circa 350 mila gli istriani, fiumani, giuliani e dalmati costretti a lasciare la propria terra"

"Nell’anno in cui il Paese celebra un anniversario importante come il 150esimo dell’Unità d’Italia, è doveroso dare spazio alla memoria di una delle pagine più drammatiche della nostra storia. Come il Comune di Milano continua a fare dal 2004, anno in cui fu istituito il Giorno del Ricordo, con iniziative diverse tra cui le intitolazioni di alcuni luoghi cittadini: piazza Martiri delle Foibe, piazza Istria e anche, 3 anni fa, l’intitolazione di una parte dei Bastioni di Porta Venezia alla città di Fiume”.

"20MILA ITALIANI TORTURATI" - Lo ha dichiarato il vice sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato intervenendo in rappresentanza dell’amministrazione comunale alla commemorazione del Giorno del Ricordo che si è celebrata in Largo Martiri delle Foibe (nell'immagine). “Per anni – ha aggiunto De Corato – le Foibe sono state cancellate dai libri di storia, come ha evidenziato in questi giorni il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Un silenzio che lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito una vera e propria ‘congiura’. Almeno 20mila i concittadini infoibati e torturati e circa 350mila gli istriani, fiumani, giuliani dalmati costretti a lasciare in massa la propria terra per non soccombere alla sopraffazione. Senza dimenticare che, secondo uno studio reso noto dall'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sarebbero più di 50 mila gli esuli di prima generazione ancora viventi e oltre 1 milioni i discendenti”.

"NON DIMENTICARE" - "Il dovere che ci attende è quello di non dimenticare e non far cadere nell'oblio una pagina della storia non solo italiana, ma anche europea, che colpevolmente è stata taciuta per troppi decenni". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha voluto esprimere un richiamo a non dimenticare il martirio e l'esodo giuliano-dalmata-istriano: l'occasione è stata la celebrazione del 'Giorno del ricordo' presso l'aula del Consiglio regionale. Presente, accanto a Formigoni, il presidente della Consulta regionale dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Sissy Corsi. "Il sacrificio degli italiani dell'Istra, di Fiume e della Dalmazia - ha sottolineato Formigoni - è stato taciuto per una convergenza di interessi, che vanno individuati nelle logiche che hanno portato alla Guerra Fredda e, in fondo, ancora una volta nei tratti caratteristici del secolo scorso. Tuttavia, oggi, liberi da condizionamenti ideologici, ciascuno di noi - a cominciare dal livello istituzionale per arrivare alle scuole - deve tributare l'onore dovuto agli esuli e alle vittime, a quanti hanno perso la propria terra, i propri cari e spesso la propria vita".

CONCORSO SCUOLE - A conclusione della cerimonia la premiazione della terza edizione del concorso per le scuole "L'esodo degli Italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia: storie, persone, affetti". E proprio agli studenti Formigoni ha voluto rivolgere un forte appello: "Nel campo della libertà e della democrazia occorre sempre esercitarsi per riconquistare i valori della pace e della giustizia".

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