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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Statua di Montanelli: i giovani della Lega in presidio, i giovani di Fdi iniziano a ripulirla dalla vernice

I movimenti giovanili di centrodestra difendono la statua di Montanelli vandalizzata sabato sera

I giovani della Lega milanese hanno omaggiato Indro Montanelli con un presidio davanti alla statua posizionata presso i giardini intitolati al giornalista, in via Palestro. La statua, sabato sera, è stata presa di mira da un raid vandalico successivamente rivendicato da Rete Studenti Milano e LuMe. I giovani dei collettivi hanno fatto colare vernice rossa sulla statua e hanno scritto "razzista, stupratore" sulla base. 

I rappresentanti del movimento giovanile del Carroccio, insieme all'assessore regionale alla casa Stefano Bolognini, si sono recati presso la statua alle sette e mezza di domenica pomeriggio, portando una corona di fiori, un libro e una copia de "Il Giornale", il quotidiano fondato da Montanelli nel 1974.

«Omaggiamo una figura importante della nostra città, che qualche persona di sinistra vorrebbe cancellare. Siamo qua per dire che la storia non si cancella e invitiamo il sindaco Beppe Sala a consegnare ai liceali un libro di Montanelli», ha dichiarato Francesco Giani, coordinatore di Lega Giovani Milano. «Mi auguro vengano trovati i responsabili e sanzionati come si deve, anche con qualche giorno di gattabuia», ha aggiunto il deputato Luca Toccalini, numero uno di Lega Giovani, annunciando un'interrogazione parlamentare al ministro dei beni culturali Dario Franceschini.

Domenica mattina anche i giovani di Fratelli d'Italia (Gioventù Nazionale) avevano omaggiato Montanelli, ripulendo simbolicamente la statua imbrattata. «Siamo qui per un gesto simbolico, abbiamo iniziato a pulire la statua con del solvente ma naturalmente ci aspettiamo che le strutture comunali completino il lavoro. Questo gesto vigliacco è inaccettabile e abbiamo voluto dirlo contribuendo a cancellarne le tracce», aveva affermato Francesco Rocca, coordinatore di Gn Milano. «La storia, la memoria, la cultura e la civiltà di una nazione non si possono cancellare. Ci aspettiamo che la sinistra che governa Milano prenda con forza le distanze da questa campagna di odio lanciata da alcune associazioni nei giorni scorsi e che ha offerto terreno fertile a questi teppisti rossi», aveva aggiunto l'eurodeputato milanese di Fdi Carlo Fidanza.

Il "matrimonio" in Etiopia

La polemica sulla statua di Montanelli era iniziata con una lettera aperta dei Sentinelli, che ne chiedeva la rimozione per l'episodio controverso del "matrimonio" con la 12-14enne eritrea che Montanelli contrasse durante la guerra d'Etiopia. Un episodio che il giornalista non ha mai negato, commentando che le donne di quelle parti si sposavano tutte intorno a quell'età, e che quel genere di "matriomonio", da lui definito come un "leasing" a tempo, era un'abitudine raccomandata dagli stessi militari locali che combattevano insieme agli ascari italiani

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