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Politica

Gonfalone lombardo al Family Day: parte il "tweet bombing" contro Maroni

La protesta del Coordinamento Arcobaleno

Parte la protesta contro l'annunciata decisione della giunta regionale della Lombardia di inviare il gonfalone al Family Day, la manifestazione che si svolgerà a Roma il 30 gennaio in difesa della famiglia eterosessuale e contro il disegno di legge Cirinnà che disciplina le unioni civili a livello nazionale, in via di approvazione.

Un "tweet bombing" è stato organizzato dal Coordinamento Arcobaleno, sigla che associa diverse organizzazioni e realtà che, a vario titolo e in vario modo, si occupano di questioni legate al mondo Lgbt a Milano e in Lombardia: dall'Associazione genitori di omosessuali all'Associazione Radicale Certi Diritti; dai gruppi Lgbt di Statale e Bicocca ad Arcigay e Arcilesbica, e altre ancora.

Il coordinamento ha diffuso il testo del tweet che si chiede di inviare nei giorni di giovedì 21 e venerdì 22 gennaio: «caro @RobertoMaroni_, @LombardiaOnLine al #familyday? #NonInMioNome @svegliaitalia @MilanoPride».

La giunta dovrebbe discutere venerdì 22 dell'opportunità o meno di inviare appunto il gonfalone: ma questa proposta è stata già annunciata dal presidente Roberto Maroni e quindi è molto probabile che verrà accolta. «Speriamo che la giunta dimostri di rappresentare tutti i cittadini lombardi e non solo una parte», scrive il Coordinamento Arcobaleno in una nota: «E' ora che la regione Lombardia, con le sue forti tradizioni liberali e socialiste, torni a guardare più all'Europa che alle sottane di certi prelati».

E l'hashtag #NonInMioNome è ben presto diventato un trend, già dalla mattina del 21.

Uno dei tweet: 

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