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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Granelli è salvo: il consiglio (non compatto) respinge la mozione di sfiducia

La mozione era stata presentata dalla Lega. Albiani del Pd non ha votato

L'assessore resta in sella. Il consiglio comunale di Milano ha bocciato la mozione di sfiducia presentata dalla Lega che chiedeva le dimissioni dell'assessore alla Sicurezza, Marco Granelli. Il provvedimento era stato firmato dal consigliere Samuele Piscina, sia dopo il video dei quattro agenti della Locale che manganellano una donna trans durante un fermo sia per la gestione generale della sicurezza in città. 

"Granelli è negligente - ha sottolineato Piscina -, a prescindere dal caso dei quattro vigili e di come hanno agito, a quello ci penserà la magistratura, c'è un malcontento evidente anche da parte di esponenti della maggioranza nei confronti di un assessore che non sa attuare politiche della sicurezza in città. Con questa mozione avevamo la possibilità di cambiare questa gestione". L'aula si è espressa col voto segreto - "perché penso ci sia una questione di responsabilizzazione personale al di là di quelle che sono le indicazioni di partito", aveva spiegato Piscina - ma è comunque fallito il tentativo con 11 voti a favore e 24 contrari.

L'idea di mettere il numero identificativo sulle divise dei ghisa

"È facile su un tema delicato come quello della sicurezza prendersela con l'assessore - ha replicato il capogruppo del Pd in comune, Filippo Barberis -. Granelli si trova a gestire una delle deleghe più complesse su cui la maggioranza non fa sconti. Da parte nostra non c'è nessun disagio a difendere il corpo della Polizia locale e la sua azione e se vediamo le immagini che abbiamo visto però non abbiamo nessun problema a dire che non vogliamo mai più vedere quelle immagini - ha concluso Barberis in riferimento all'episodio delle manganellate alla donna transessuale in Bocconi -. Perché non c'è nessun antefatto che giustifica ripetute manganellate al cranio a una persona a terra con le mani alzate". 

Nella maggioranza si è comunque creata una piccola crepa. Il dem Michele Albiani, presidente della commissione Sicurezza, è infatti uscito dall'aula al momento del voto. Un atto di dissenso nei confronti del "suo assessore perché non gli sono piaciute le parole - di "difesa" verso i ghisa - scritte mercoledì scorso dall'assessore Granelli sui social subito dopo la diffusione del video del fermo della trans. "Se non si scuserà io non parteciperò al voto", aveva dichiarato Albiani nel corso della seduta.

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