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La Lega contro le classi di soli immigrati (o quasi)

Due emendamenti alla legge regionale sulla qualità dell'istruzione: vigilanza per evitare classi "a prevalenza" di immigrati, come prevederebbe il dpr sulla scuola, e corsi d'italiano per chi non dimostra di conoscerlo

Stop alle classi scolastiche con "numero prevalente" di alunni immigrati. Lo chiede la Lega Nord in regione Lombardia, con due emendamenti a una legge sulla qualità dei sistemi di istruzione che sarà discussa il 22 settembre in aula.

I leghisti si richiamano al dpr 394/1999 sulla scuola, secondo cui la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi dovrebbe essere effettuata "evitando la costituzione di classi in cui risulti predominante la presenza di alunni stranieri". Una teoria che non sempre si riesce ad applicare concretamente visto che, in alcune scuole elementari, si iscrivono quasi solo stranieri. L'emendamento chiede che la regione avochi a sé un ruolo di "vigilanza e controllo".

Ma c'è di più. Con un secondo emendamento si chiede di introdurre prove selettive e propedeutiche all'iscrizione, soprattutto per accertare l'effettiva conoscenza della lingua italiana degli alunni che si iscrivono per la prima volta a scuola: nel caso in cui l'esito sia negativo, questi alunni dovrebbero poi frequentare obbligatoriamente un corso base di italiano.

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