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Caso Fidanza-Fdi: la procura apre un'inchiesta per finanziamento illecito e riciclaggio

Le indagini affidate alla guardia di finanza. Meloni: "Voglio vedere tutto il girato prima di esprimere un giudizio su un mio dirigente"

La procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda che, partendo dall'inchiesta giornalistica di Fanpage, ha coinvolto l'europarlamentare milanese Carlo Fidanza di Fratelli d'Italia, in seguito ad un esposto presentato da Europa Verde. Secondo quanto si apprende, le ipotesi di reato sono riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti. Le indagini sono state affidate al nucleo investigativo della guardia di finanza. I titolari del fascicolo sono i pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone. Tra le prossime mosse della procura potrebbe esserci l'acquisizione dell'intero girato, di circa cento ore.

Nel filmato diffuso nei giorni scorsi, ripreso con telecamera nascosta durante la campagna elettorale per le elezioni del 3-4 ottobre, Fidanza e il "Barone Nero" Roberto Jonghi Lavarini (noto esponente della destra cittadina) suggeriscono al finto consulente d'impresa di finanziare la campagna elettorale di Chiara Valcepina, candidata al consiglio comunale, o versando regolarmente al mandatario elettorale o in nero ("black"), con un sistema di "lavatrici", ovvero società intestate a prestanome che girerebbero poi al mandatario il denaro seguendo le procedure di legge.

Dal filmato emerge poi una contiguità (dichiarata da Jonghi Lavarini) con ambienti nostalgici del nazismo; si sentono battute sulla birreria di Monaco in cui Hitler tenne un celebre discorso; si sente dire che "serve un amico ebreo" e altre frasi che Jonghi Lavarini ha poi liquidato come "goliardate". La procura di Milano sta valutando se aggiungere l'apologia di fascismo alle ipotesi di reato.

Fidanza si è autosospeso 

Intanto Fidanza, precisando che Jonghi Lavarini non è nemmeno iscritto a Fdi, si è autosospeso dalle cariche interne al partito (era capodelegazione di Fdi al Parlamento europeo e dirigente nazionale), mentre Valcepina ha reagito definendo il servizio "macchina del fango" e dichiarandosi estranea a qualunque sistema di finanziamento illegale della sua campagna. La leader nazionale di Fdi, Giorgia Meloni, ha chiesto di visionare il girato integrale prima di esprimere un giudizio su Fidanza.

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