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Caso Penati, spunta una "mazzetta" di 1,4 mln di euro

Sarebbe questa la cifra illecita destinata alla campagna elettorale di Penati. Perquisizioni per i suoi collaboratori, che avrebbero preso 100mila euro. E ci sono nuovi indagati

Un milione e 400mila euro: è questa la cifra che sarebbe stata destinata a finanziare la campagna elettorale di Filippo Penati, ex presidente della provincia di  Milano finito nella bufera. I pm di Monza stanno indagando su un prospetto "riservato" sequestrato prima dell'estate all'architetto Renato Sarno per capire se questo importo sia stato versato davvero e se sia di provenienza lecita o illecita. E ci sono nuovi indagati per corruzione: l’immobiliarista Matteo Giuseppe Cabassi, l’ex amministratore delegato della Milano-Serravalle e presidente di Tem, Massimo Di Marco, il direttore tecnico della società Gianlorenzo De Vicenzi.

Il prospetto, del 6 luglio 2009, sarebbe alla base cosiddetto "sistema Sesto". Vi sono riportate una serie di cifre affiancate a nomi. Esempi? Claudia 46 mila, Franco 54 mila (si parla dell'ex segretaria Claudia Cugola e dell'ex portavoce di Penati, Franco Maggi, sotto indagine per ricettazione). Proprio nelle abitazioni dei due sono partite oggi nuove perquisizioni.

Sul documento ci sono poi quasi 460mila euro attribuiti a Sina, una società che avrebbe chiesto a Sarno consulenze per 3,2 milioni di euro, su cui ci sono sospetti di sovraffatturazione. In totale la cifra segnata sul prospetto è di un milione e 398mila euro, che compare con una scritta affianco: "Tramite Renato", ovvero Sarno.

Secondo gli inquirenti questa cifra sarebbe stata "passata" a Penati per la sua campagna elettorale, solo parzialmente in modo lecito, insieme ai 100mila euro per i suoi collaboratori, che pare fossero destinati all'acquisto di un terreno del gruppo Cabassi dove costruire la sede nuova della società ad Assago Milanofiori. Questo denaro, si legge nel decreto di perquisizione che riguarda Maggi, sarebbe "provento di corruzione" di un incaricato di pubblico servizio. Cioè finanziamenti illeciti per Penati da parte di Sarno.
 

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