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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

In Lombardia più di 500 mila malati di cancro: nasce l'intergruppo in Regione

I consiglieri ascolteranno le associazioni dei malati e i medici per trovare soluzioni ai temi aperti, primo tra tutti l'assistenza ai malati

In Regione Lombardia è stato nuovamente fondato l'intergruppo per la lotta contro il cancro, a cui hanno aderito consiglieri regionali di tutti gli schieramenti. L'intergruppo è stato presentato mercoledì 18 luglio con la partecipazione di Annamaria Mancuso (presidente di Salute Donna), Sandro Barni (primario emerito di oncologia all'Asst Bergamo Ovest) e Paolo Corradini (dell'Istituto Nazionale dei Tumori milanese).

"Abbiamo lavorato benissimo nella scorsa legislatura e ora si sta ricostituendo lo stesso gruppo, con tutti i partiti: una cosa meravigliosa. Quando ci troviamo e quando lavoriamo insieme vediamo che c'è un clima di serenità", ha spiegato Mancuso. In Lombardia sono oltre 564 mila le persone vive dopo una diagnosi di cancro; il numero stimato di nuove diagnosi nel 2017 è di circa 63 mila. Numeri che definiscono l'entità del carico diagnostico e assistenziale di Regione Lombardia.

Nella precedente legislatura l'integruppo ha lavorato su temi come l'esenzione del ticket per le pazienti con mutazione Brca e l'adozione di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale per il tumore al seno metastasico. Ora, tra le varie priorità già individuate, c'è la costituzione del registro dei tumori ereditari.

Il coordinatore dell'intergruppo sarà il leghista Alessandro Corbetta. "Ascolteremo le associazioni e chi vive la malattia tutti i giorni per poi riuscire a trovare le leve necessarie con la giunta regionale per inserirsi all'interno del sistema sanitario e migliorare la presa in carico dei pazienti oncologici, migliorare la prevenzione per andare innanzitutto a far capire ai cittadini perché sia necessario tenere uno stile di vita sano, e in secondo luogo promuovere l'idea di fare screening continuativi in modo da individuare la malattia nella prima fase, per portare infine a una presa in carico diretta del paziente", ha commentato l'esponente del Carroccio. 

Accordo in 15 punti

Le associazioni dei pazienti hanno condiviso con i consiglieri un accordo in 15 punti finalizzato a una migliore presa in carico e uniformità di trattamento dei pazienti oncologici e onco-ematologici. Fra i punti dell'accordo vi sono le Reti oncologiche, le Breast Unit, i Registri tumori, il Piano oncologico nazionale, l'adozione di Pdta per le varie forme di cancro, la valorizzazione della psico-oncologia, il rilancio del programma di comunicazione sulla prevenzione 'Guadagnare Salute' e la lotta alle fake news.

"Le associazioni giocano un ruolo fondamentale come interlocutori per le forze politiche", ha dichiarato Barni: "Il medico oncologo deve essere il collettore delle tante necessità espresse o inespresse del paziente, che debba elaborarle e renderle il più possibile evidenti a tutti in modo che si possa insieme arrivare ad una soluzione". E secondo Corradini "le esigenze dei nostri pazienti sono legate al trattamento: sentirsi bene, mantenere la propria qualità di vita e non vederla stravolta, non avere grandi limitazioni alla propria libertà, riuscire a mantenere un buon rapporto con i medici e gli infermieri, poter essere seguito da un caregiver in famiglia".

I consiglieri dell'intergruppo

I consiglieri che fanno parte dell'intergruppo sono, al momento, Viviana Beccalossi, Francesca Brianza, Claudia Carzeri, Francesca Ceruti, Giacomo Cosentino, Luca Del Gobbo, Federico Lena, Franco Lucente, Consolato Mammì, Barbara Mazzali, Floriano Massardi, Andrea Monti, Manfredi Palmeri, Selene Pravettoni, Carmela Rozza, Elisabetta Strada, Simona Tironi e Michele Usuelli.

"Questa orrenda malattia è la piaga del nostro secolo, che causa il più alto numero di decessi al mondo", ha affermato Francesca Ceruti della Lega: "La mia partecipazione vuole essere un contributo al fine di trovare strategie utili al miglioramento dell’assistenza e della cura dei pazienti oncologici, con garanzia di uniformità di trattamento su tutto il territorio nazionale, e di divulgare i compiti dell'Intergruppo, mettendo in contato diverse realtà che hanno a che fare con i pazienti oncologici e la politica".

"La grande opportunità che ha la politica con questo Intergruppo è quella di poter ascoltare direttamente i malati, dato che le 20 associazioni che fanno parte del progetto contano in totale 100 mila persone: è una preziosa occasione per noi consiglieri, che in questo modo potremo lavorare meglio grazie anche ai suggerimenti di chi sta combattendo in prima linea il cancro", ha dichiarato Franco Lucente di Fratelli d'Italia ricordando che la Lombardia è la prima regione italiana per incidenza di tumori pur con un sistema sanitario "di altissimo livello".

"L’intergruppo potrà, tra i tanti temi importanti, discutere l’avvio di un percorso di formazione sulla nuova legge sul consenso informato e sulle Disposizioni Anticipate di trattamento", ha affermato Michele Usuelli di +Europa: "Fondazione Veronesi riporta che nell’ultimo mese di vita il 25-30 per cento dei malati fa ancora una inutile chemioterapia, prescritta con scarsa convinzione, a discapito dell’inizio di cure palliative, data la difficoltà dei medici e dei familiari nel comunicare lo stato di avanzamento della malattia al paziente. Questa malpratica nuoce alla qualità della vita dei malati e comporta un uso improprio di risorse".

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