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Un kit per detenuti col ricavato dei biglietti Scala per i politici

Il voto a Palazzo Marino

Kit di ingresso e uscita per i detenuti nelle carceri di Milano, finanziati con un terzo del ricavato della vendita dei biglietti per la Prima della Scala che sarebbero riservati ai consiglieri comunali. Così una mozione approvata da Palazzo Marino e presentata da Alessandro Giungi (Pd) e Patrizia Quartieri (Sel). Una decisione simile a quella già presa in anni passati dall'aula.

Il fondo dovrebbe ammontare a circa 40 mila euro: serviranno a garantire "una accoglienza dignitosa" per chi va in carcere ed è indigente, ma anche per chi esce dal carcere. La mozione è stata votata, oltre che dalla maggioranza, anche da Matteo Forte (Popolari per l'Italia) e Marco Osnato (Fratelli d'Italia). Astenuto Carmine Abagnale (Ncd), mentre Forza Italia, Lega Nord e Riccardo De Corato (Fdi) hanno votato contro.

Per Gianluca Comazzi (Fi), "è una mozione sbagliata perché ci sono già fondi ministeriali per questo scopo". De Corato ha chiesto al presidente dell'aula Basilio Rizzo che i ricavi dei suoi due biglietti vadano al capo delle guardie penitenziarie.

Iniziative del genere, però, vennero prese anche quando a guidare la città di Milano c'era il centrodestra. Nel 2006 per esempio, durante gli ultimi mesi della gestione di Gabriele Albertini, il consigliere comunale di Forza Italia Stefano Carugo aveva ottenuto uno stanziamento di bilancio di 200 mila euro per la popolazione carceraria, per fornire ai neo-detenuti un "kit" con maglietta, fazzoletti, slip, ciabatte, shampoo, spazzolino, dentifricio e anche carta da lettera. E il centrodestra aveva votato a favore: i voti contrari erano venuti da alcuni consiglieri di centrosinistra.

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