Russia: il consiglio regionale della Lombardia chiede la liberazione di Navalny all'unanimità
Il voto in aula martedì 23 febbraio. E l'Ue è pronta a nuove sanzioni alla Russia
Approvata all'unanimità, nel consiglio regionale della Lombardia, la mozione presentata da Michele Usuelli (+Europa/Radicali) con cui si chiede all'istituzione regionale di impegnarsi per la liberazione immediata di Aleksei Navalny, oppositore del regime di Putin in Russia, agli arresti dal 17 gennaio a Mosca dopo essersi curato in Germania per un tentativo di avvelenamento avvenuto nel 2020.
Il 21 gennaio il Parlamento europeo aveva approvato una risoluzione per chiedere il rilascio immediato di Navalny e di tutte le persone fermate in occasione del suo rientro in Russia, inclusi giornalisti, collaboratori o cittadini che lo sostengono. La mozione in Regione è stata approvata con 57 favorevoli e 3 astenuti.
Hanno votato "sì" anche esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle, i due partiti politici italiani storicamente più vicini al presidente russo Putin: si ricorderanno le loro posizioni contrarie alle sanzioni alla Russia per l'annessione illegale della Crimea nel 2014. Si è invece astenuta Fratelli d'Italia. La mozione ribadisce anche l'adesione della comunità lombarda ai principi di tutela delle libertà politiche e civili e dei diritti fondamentali in tema di pluralismo e di imparzialità dell’informazione, così come richiamati dallo Statuto d’Autonomia della Lombardia.
«Il vento sta davvero cambiando, l’effetto Draghi si sente anche in Lombardia. Accogliamo con gioia in particolare il voto di 5 Stelle e Lega e auspichiamo che Navalny possa essere scarcerato il prima possibile», commenta Usuelli riferendosi al nuovo governo nazionale guidato da Mario Draghi e appoggiato anche da Lega e 5 Stelle.
Navalny: dall'avvelenamento all'arresto
Dopo avere accusato un malore mentre era in volo da Mosca a Tomsk, ad agosto 2020, Navalny era stato ricoverato in un ospedale della città siberiana. I medici russi avevano escluso un avvelenamento, ma la famiglia aveva ottenuto che il dissidente venisse trasferito a Berlino dove invece i sanitari tedeschi hanno trovato tracce di Novichok. Navalny si è curato in Germania e poi è rientrato a Mosca. Le autorità russe lo hanno arrestato in aeroporto, poi lo hanno condannato per avere violato i termini della libertà vigilata concessa in seguito a una condanna per frode sospesa nel 2014: mentre era in Germania, non si era presentato ogn due mesi presso gli uffici penitenziari per la "firma".
Proprio lunedì 22 febbraio l'Unione Europea ha trovato un accordo politico per nuove sanzioni alla Russia sul caso dell'avvelenamento di Navalny.