Elezioni, Cappato e Forza Nuova tra le liste bocciate a Milano

Le liste di Referendum e democrazia di Marco Cappato e Forza Nuova sono tra quelle presentate in Lombardia in vista delle elezioni e bocciate dal tribunale di Milano.

Ad essere ammesse sono state tutte le liste dei maggiori partiti italiani. Mentre le verifiche condotte dai giudici degli uffici elettorali della corte d'Appello hanno portato a ricusare quella presentata da Cappato, perché le firme erano digitali e non cartacee, oltre a quelle di Forza Nuova e Partito comunista italiano, presentate per il Senato, dei Gilet arancioni e del Movimento animalista.

Nel complesso per i collegi della Camera dei deputati sono state accettate 17 liste e sei sono state ricusate, mentre per il Senato un totale di 15 hanno ricevuto l'approvazione, contro le 7 respinte. Diverse le ragioni che hanno portato all'esclusione. Per quanto riguarda Forza Nuova, ad esempio, il partito avrebbe sostenuto di non aver bisogno di raccogliere le firme perché, aveva dichiarato il movimento di estrema destra, era collegato ad un componente del Parlamento europeo. Come accertato i giudici, però, non si trattava di un parlamentare di un seggio italiano, ma di un eurodeputato greco di Alba Dorata. Pertanto raccogliere le firme sarebbe stato obbligatorio. 

Ricusate anche le liste di Destre Unite, che non aveva raccolto le firme, come il Partito Comunista Italiano e Forza Nuova, e di Alternativa per l'Italia-No Green pass. Cappato, il Pci e i Gilet Arancioni hanno già annunciato la presentazione dei reclami. Avranno 48 ore di tempo per depositarli e la Cassazione dovrà decidere entro domenica. Lunedì invece ci sarà l'estrazione per le posizioni dei simboli nelle schede elettorali. Oltre al problema delle firme digitali, la lista Referendum e Democrazia di Cappato, è stata respinta perché, secondo i giudici, la raccolta firme è stata depositata oltre il termine di lunedì sera alle 20.