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"Liste Pulite", al via anche a Milano la campagna di Fli contro la corruzione

Presentata la campagna. Valditara: "La corruzione ha un costo stimato in 60 miliardi all'anno, senza contare i mancati investimenti stranieri causati dall'illegalità"

Anche a Milano parte la campagna nazionale di Futuro e Libertà "Liste pulite": l'hanno presentata nella mattinata di giovedì Manfredi Palmeri (capogruppo a Palazzo Marino) e i parlamentari Giuseppe Valditara (coordinatore regionale di Fli) e Cristiana Muscardini. Due sono le campagne: una si chiama "Fuori i corrotti dalla pubblica amministrazione", l'altra "Fuori i corrotti dalla politica".

Con la prima si chiede di modificare il codice penale in modo che vengano allontanati dai pubblici uffici coloro che risultino condannati per associazione per delinquere, anche di stampo mafioso, peculato, malversazione, concussione, corruzione, turbativa degli appalti, frode nelle pubbliche forniture, rapina, estorsione, usura e traffico illecito di rifiuti.

Con la seconda si chiede che tutti i partiti inseriscano nel loro statuto una norma per non candidare (e non nominare a incarichi pubblici) coloro che risultino condannati per gli stessi reati.

"La corruzione - ha commentato Valditara - è anche un costo, e secondo la Corte dei Conti questo costo è di 60 miliardi di euro all'anno: una volta e mezzo la manovra varata dal governo a dicembre. L'illegalità poi scoraggia gli investimenti stranieri nel nostro Paese".

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