rotate-mobile
Politica Fiera / Largo Domodossola

Bilancio partecipativo: rispunta la Lupa romana "dimenticata"

La proposta di un cittadino: collocarla davanti alla stazione dei treni Domodossola. Fu donata da Roma alla Fiera di Milano e ora è "relegata" in un luogo non accessibile al pubblico

C'è anche la statua della Lupa di Roma tra le proposte arrivate finora al Comune di Milano - tramite il sito web dedicato - per il bilancio partecipativo, l'iniziativa che permette di realizzare idee presentate da cittadini e associazioni. Pochi sanno, infatti, che a Milano esiste una copia della celeberrima Lupa Capitolina, che rappresenta il simbolo della fondazione di Roma (la lupa che allatta Romolo e Remo) e che è ospitata nei Musei Capitolini.

La statua è però attualmente abbandonata (poi vi diremo dove). L'idea - presentata da Rodolfo Ponti - è quella di collocarla in un luogo visibile e fruibile, ad esempio in via Trebazio, presso uno spiazzo oggi vuoto davanti alla stazione dei treni Domodossola. Insieme alla Lupa, secondo il proponente sarebbe meglio realizzare anche un'aiuola per valorizzare la statua e abbellire l'area. 

La Lupa Capitolina di Milano

Ma perché proprio vicino alla stazione di Domodossola? Per rendere consapevoli turisti, pendolari e anche i cittadini del fatto che, fino a pochi anni fa, quello era il quartiere della Fiera. La Lupa infatti venne donata nel 1959 dalla città di Roma alla "Fiera internazionale di Milano". Un omaggio che ora non è più così evidente, visto che la statua è stata relegata nel parcheggio tra le due palazzine degli Orafi e il recinto dell'ormai ex Fiera, su largo Domodossola e ora è stata ulteriormente spostata per permettere la recente ristrutturazione degli edifici.

E qualcuno si chiede se non abbia senso "restituire" la Lupa all'originaria destinazione fieristica spostandola presso il nuovo quartiere espositivo di Rho-Pero. Alternativamente non sarebbe male pensare ad una collocazione maggiormente visibile, come quella proposta da Rodolfo Ponti per il bilancio partecipativo.

Il bilancio partecipativo di Milano

C'è tempo fino al 30 novembre, come detto, per presentare proposte attraverso il sito web dedicato: la proposta deve avere un costo compreso tra 100 mila e 500 mila euro. In un mese sono state pubblicate 41 proposte: sette per i Municipi 7, 8 e 3; cinque per i Municipi 5 e 4; quattro per il Municipio 9; tre per i Municipi 2 e 6; ancora nessuna per il Municipio 1. I supporti sono stati, in un mese, 631. 

«Siamo arrivati al primo giro di boa: invitiamo tutti a continuare a presentare e supportare le proposte per valorizzare al meglio la nostra città, c'è ancora un mese di tempo. L’amministrazione collaborerà con i proponenti per tutta la seconda fase, che sarà di co-progettazione, per coinvolgere quanto più possibile i cittadini nell’intero processo», ha dichiarato Lorenzo Lipparini, assessore alla partecipazione.

Il bilancio partecipativo: le fasi

Dopo il 30 novembre, e fino a febbraio 2018, le proposte con più supporti per ciascun Municipio entreranno nella fase di co-progettazione: una commissione tecnica valuterà la fattibilità degli interventi proposti e stabilirà, per ciascuna delle proposte ammissibili, una stima del costo dell’intervento. I cittadini proponenti collaboreranno con la commissione tecnica per definire i dettagli e le conseguenti stime di costo della proposta. Sarà ammesso a questa fase un numero di proposte per ogni Municipio di un valore pari a un milione di euro, il doppio del budget a disposizione di ciascun Municipio.

A marzo si aprirà la fase di voto per i cittadini, sempre attraverso il sito web ma anche con postazioni fisiche in biblioteche, sedi di Municipio e altro ancora. Ciascun cittadino potrà votare fino ad un massimo di 3 progetti, di qualsiasi importo e in qualsiasi Municipio. La graduatoria dei progetti sarà definita sulla base del numero di preferenze ottenute.

A partire da giugno 2018, infine, si inizierà a realizzare i progetti che potranno essere costantemente monitorati. Ovviamente sul sito web.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bilancio partecipativo: rispunta la Lupa romana "dimenticata"

MilanoToday è in caricamento