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Made in Italy, "istituire obbligo etichetta con provenienza": la protesta della Lega al Pirellone

L'aula del consiglio regionale intanto ha votato una mozione per bloccare il regolamento Ue che non pone quest'obbligo

Lega di piazza e Lega di governo. Mentre all'interno del consiglio regionale veniva approvata (con i voti di centrodestra e 5 Stelle) una mozione sulla difesa delle produzioni nazionali contro il futuro regolamento dell'Unione Europea sulle etichettature, all'esterno del Pirellone l'assessore regionale all'agricoltura Fabio Rolfi e l'eurodeputato Angelo Ciocca mettevano in scena una protesta contro lo stesso regolamento Ue, affermando che «l'etichettatura facoltativa sulla provenienza dei prodotti fa sì che l'Europa sia invasa da quantitativi di cibi 'fake', con un danno fortissimo all'Italia».

La protesta è andata in scena mettendo in mostra da una parte alcuni prodotti tipici italiani (salame, brut, riso carnaroli e Grana Padano), dall'altra una serie di cibi 'fake' come spaghetti e ravioli acquistati tra Bruxelles e i negozi asiatici di Milano. Secondo Rolfi e Ciocca, sarebbe l'attuale normativa Ue a consentire un sostanziale inganno.

Tornando all'aula istituzionale, la mozione approvata chiede che il governo italiano si attivi col Parlamento Europeo per bloccare il regolamento sull'etichettatura. «I prodotti agroalimentari italiani non sono adeguatamente valorizzati poiché non sempre si distinguono da quelli parzialmente o interamente lavorati all'estero. Escludere, come intende fare il regolamento di Bruxelles, dall'obbligo di etichettatura sia i marchi 'tarocchi' sia quelli registrati penalizza fortemente la nostra economia», ha commentato Roberto Anelli, capogruppo leghista al Pirellone.

«E' sempre più sentita l'esigenza dei produttori lombardi, al fine di tutelare i propri prodotti, di intraprendere azioni atte ad evitare la concorrenza sleale del finto Made in Italy. La Lombardia deve difendere quelle produzioni tradizionali che, specie in campo alimentare, contraddistinguono la nostra Regione per l'alta qualità delle sue produzioni», ha affermato Floriano Massardi, consigliere regionale della Lega e primo firmatario della mozione.

«La Regione, con la maggioranza di centrodestra e quella giallo-verde, vuole buttare a mare un lavoro che il nostro governo ha portato avanti per anni in difesa dei prodotti italiani», ha commentato il capogruppo del Partito Democratico Fabio Pizzul: «E' incredibile che con la pretesa di difendere il Made in Italy, per puro furore ideologico contro l’esecutivo guidato dal Pd e contro l’Unione Europea, centrodestra e Movimento 5 Stelle votino un provvedimento che va esattamente dalla parte opposta».

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