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Bilancio, vertice teso tra la giunta e la maggioranza

Incontro non senza frizioni tra gli assessori e i consiglieri: in gioco la riduzione dell'Imu e qualche taglio alle spese. Pisapia invita alla prudenza

La giunta di Pisapia e la maggioranza di centro-sinistra nella serata di lunedì hanno fatto un vertice per fare il punto sul bilancio di previsione. E non sarebbero mancati alcuni attriti. Secondo i numeri "freddi" c'è una diminuzione di spesa di 32 milioni di euro rispetto al 2011, a parte le spese contabili e gli aumenti dei contratti di servizio di Atm e Amsa.

L'esito principale del vertice è che diventa improbabile la riduzione dell'Imu. Essendo impossibile un'agevolazione mirata (ad esempio per gli artigiani e/o per i negozi di vicinato), occorrerebbe estendere eventuali agevolazioni a tutte le seconde case: il che, per il Comune, rappresenterebbe un costo dell'ordine di 72 milioni di euro. Sarebbe stato proprio Pisapia a insistere per non toccare l'Imu all'ingiù, temendo un bilancio 2013 "difficile" e la necessità di rialzare la tassa. La richiesta dei consiglieri comunali è stata allora quella di provare a ritoccare almeno di mezzo punto percentuale l'Imu, limando le varie spese degli assessorati per una decina di milioni. La richiesta iniziale del Pd era quella di ritoccare l'Imu all'ingiù di un punto percentuale per le seconde case affittate con prezzi di mercato.

I tagli di spesa potrebbero servire anche a "rabbonire" l'opposizione di centro-destra e cercare di approvare il bilancio entro il 30 giugno. Alcuni consiglieri del Partito democratico, peraltro, non sono intenzionati a "consegnare al centro-destra la bandiera dei tagli". Anche per questa ragione il Pd durante la riunione avrebbe molto insistito sul tema del rigore, in parte scontrandosi con gli assessori Tabacci e D'Alfonso tendenti a difendere alcune spese "in chiave anticiclica".

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