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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Majorino, Moratti, Fontana: il primo (non) confronto

I tre candidati alla presidenza della Lombardia nel pomeriggio di martedì 10 gennaio hanno parlato dei rispettivi programmi elettorali, ma in separata sede

Non un confronto, ma tante presentazioni separate. Nel pomeriggio di martedì 10 gennaio i tre candidati alla presidenza della Lombardia hanno parlato dal palco del Palazzo delle Stelline, ma in momenti diversi, senza mai incontrarsi.

Durante l'iniziativa, chiamata  'Verso le regionali-Direzione Nord, l'uscente governatore Attilio Fontana, sostenuto dal centro destra, l'ex assessora al Welfare Letizia Moratti, candidata civica col sostegno del Terzo Polo, e Pierfrancesco Majorino, candidato con il sostegno di centro sinistra e M5S, hanno dato vita a un dibattito che ha attraversato numerosi temi, dalla sanità al trasporto pubblico.

"Fontana sfugge al faccia a faccia e questo vuol dire che ha pochi argomenti", è stato l'affondo di Majorino, che da tempo chiede di potersi confrontare con i due avversari. L'europarlamentare del Pd ha parlato di diritti promettendo una svolta radicale nel caso venga eletto: "Il nuovo corso in Lombardia - ha affermato - partirà dal rilancio dei consultori". Majorino si è detto poi determinato a rovesciare il sistema delle case popolari gestito da Aler e a promuovere una legge urbanistica che abbia come obiettivi "rigenerazione, recupero e stop al consumo di suolo".

Secondo Moratti, per quanto riguarda la sanità, al momento in Lombardia ci sarebbe una certa 'rilassatezza' sulla campagna vaccinale: "Mi sembra - ha commentato - molto allineata con le politiche lassiste del governo su questo tema". Dall'ex ministro dell'Istruzione critiche anche sul trasporto pubblico: " "Il sistema dei trasporti ferroviari non funziona - ha affermato - tutti quelli che prendono i treni lo sanno, con ritardi e cancellazioni".

Quanto a Fontana, ha evidenziato come il suo partito non abbia "mai mollato" in questi anni sulle sue battaglia, prima tra tutte quella sull'autonomia. Il governatore lombardo ha poi ricordato che Bossi "ha sancito che la Lega rimane unita al mio fianco", aggiungendo che anche se "qualcuno dice che la Lombardia è in difficoltà", in realtà "stiamo vedendo come sia la prima per recupero di posti di lavoro e per investimenti stranieri".

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