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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Inchiesta sanità, manager regionali "sospesi" per "via cautelativa"

Tre dei manager indagati sono infatti stati sospesi dai loro incarichi e sostituti da commissari, in attesa che si faccia luce sui loro comportamenti

La giunta regionale lombarda ha preso un primo provvedimento "cautelativo", diversi giorni dopo la notizia dell'indagine della Procura di Milano su sospette turbative di una serie di appalti nella sanita'.

Tre dei manager indagati sono infatti stati sospesi dai loro incarichi e sostituti da commissari, in attesa che si faccia luce sui loro comportamenti: si tratta di Mauro Lovisari, direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Lecco, e di Paolo Moroni e Patrizia Pedrotti, rispettivamente direttore generale e direttore amministrativo dell'Azienda ospedaliera di Melegnano (Milano).

La giunta ha comunicato di aver preso questa decisione in una nota, spiegando che i commissari saranno in carica fino al 30 giugno, perche' per allora sono attese le conclusioni della commissione d'inchiesta al lavoro da ieri, su richiesta del governatore

Roberto Maroni, per verificare se i manager in questione si siano comportati seguendo il codice etico interno o se invece abbiano ceduto a rapporti inopportuni con quella che ormai viene definita la 'cupola' del malaffare interessata anche all'Expo. Una forma, insomma, di "autotutela", hanno fatto sapere da Palazzo Lombardia, per "l'immagine della Regione" (che vuole inoltre accorpare i centri di acquisto) ma anche per quella degli indagati che ancora "hanno sottolineato la loro totale estraneita' ai fatti emersi in questi giorni". 

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