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Bielorussi in piazza a Milano: oltre cento persone alla manifestazione alla Loggia dei Mercanti

Non solo bielorussi ma anche numerosi italiani per solidarietà. Intanto a Minsk continuano gli arresti indiscriminati

Anche domenica 27 settembre i cittadini bielorussi hanno manifestato a Milano per chiedere che Aleksandr Lukashenko abbandoni il potere dopo le elezioni del 4-9 agosto, i cui risultati ufficiali lo danno vincitore con l'80% dei consensi: in Belarus però, come è noto, le manifestazioni continuano ogni giorno dal "day after" e le centinaia di migliaia di persone che scendono in strada, a Minsk e nelle altre città, dimostrano senza ombra di dubbio che il risultato ufficiale è falsato.

Il 27, nel capoluogo lombardo, la comunità bielorussa si è data appuntamento alle sei di pomeriggio in via Mercanti. Più di cento le persone che si sono radunate accanto alla Loggia: con i bielorussi altri cittadini dell'Est Europa e, inoltre, numeerosi italiani, perché questa volta la manifestazione era stata sostenuta da diverse sigle politiche (Pd, +Europa, Verdi, Italia Viva e Art.1) e altro (Acli, Aned). Alla precedente manifestazione, il 13 settembre in piazza Castello, le adesioni politiche erano comunque arrivate ma in misura inferiore.

Via Mercanti si colora di bianco-rosso

Un presidio molto visibile, dunque, con il predominio bianco-rosso della bandiera nazionale pre-sovietica, che aiuta a sensibilizzare gli italiani e i milanesi sulla situazione in Belarus: non solo elezioni farsa, come si è detto, ma anche una continua e impunita (finora) violenza da parte delle forze dell'ordine sui manifestanti. Intanto, qualche giorno fa si è tenuta in segreto la cerimonia d'insediamento di Lukashenko, mentre il leader russo Vladimir Putin ha confermato il suo appoggio allo storico alleato, seppure più tiepidamente di quanto forse Lukashenko si aspettasse.

Domenica 27, a Minsk, le proteste si sono trasformate in una "inaugurazione del popolo" in risposta alla cerimonia di Lukashenko: migliaia di persone, in piazza, avevano i ritratti di Svetlana Tikhanovskaya, accreditata come vera vincitrice delle elezioni. E la polizia ha arrestato almeno 340 persone a Minsk e in altre città del Paese.

Intanto il Parlamento Europeo, il 17 settembre, ha approvato una risoluzione con cui l'Unione Europea non riconosce l'esito elettorale ufficiale e condanna fermamente le violenze della polizia. Ha fatto scalpore l'astensione di tutti gli eurodeputati della Lega, tanto che Giancarlo Giorgetti, vice di Matteo Salvini e responsabile esteri del partito, ha parlato di «errore madornale», anche se a fatto compiuto.

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