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Milano, sabato ad alta tensione: antifascisti, Lega, CasaPound e Lealtà Azione in piazza

In centro a Milano eventi di tutta la destra nazionale. E gli antifascisti rispondono così

Tra le "fazioni" ci sarà uno spazio di poco più di un chilometro. Il centrodestra, e la destra estrema, tra piazza Duomo e il Castello. Gli antifascisti - tra antagonisti, esponenti dei centri sociali e di tutte le sigle della sinistra più "dura" - a Largo La Foppa, dopo il "no" della Questura che ha negato loro un presidio a Lanza.  

Si annuncia un sabato ad altissima tensione, il prossimo, per il centro di Milano, che dovrà fare i conti con la presenza contemporanea in uno spazio ristrettissimo di partiti e movimenti che condividono poco o nulla. 

Nelle stesse ore, a partire dalle 14, tra la Cattedrale e La Foppa si riuniranno infatti la Lega - annunciati trentamila presenti, tra cui non è esclusa una rappresentanza di Lealtà Azione - e CasaPound, almeno cinquecento partecipanti attesi. A loro si aggiungeranno gli antifascisti, che hanno scelto di scendere in piazza - così hanno annunciato - dopo aver capito che "il centro di Milano sarà ostaggio di iniziative neofasciste, razziste e xenofobe".

Il volantino per la Lega in Duomo

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Lega e CasaPodund in centro a Milano

"Dalle ore 15:00 - hanno denunciato - sono programmati lo show xenofobo mediatico di Salvini in Piazza Duomo, con la presenza degli Hammerskin di Lealtà Azione ormai organici alla Lega, e il comizio di Simone Di Stefano, leader dei fascisti di Casa Pound, davanti al Castello Sforzesco: uno scenario inquietante che non ha precedenti".

"Solo pochi giorni fa, dopo i tragici fatti di Macerata in cui un terrorista razzista, già candidato con la Lega e simpatizzante di Casa Pound e Forza Nuova, aveva aperto il fuoco contro alcuni migranti, tentando una strage, siamo scesi in piazza in tutto il paese in decine di migliaia di persone, riempiendo pacificamente anche le strade della nostra Milano di quasi trentamila antifascisti e antirazzisti", hanno proseguito i "contro manifestanti". 

Manifestazione antirazzista a Milano (Eleonora Dragotto/MT)

"In questi mesi - hanno continuato - abbiamo visto come dietro il paravento del diritto di parola e della campagna elettorale ogni canale tv, giornale e ogni piazza sia stata garantita alla propaganda razzista e neofascista di queste formazioni politiche, lasciate libere di seminare odio e egoismo sociale specialmente in quella parte del paese più disperata, impoverita, precaria e insicura".

Il volantino per CasaPound a Milano

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"In una campagna elettorale in cui le destre italiane hanno potuto propagandare mediaticamente il lato più nefasto, vergognoso e violento della loro ideologia - il j'accusa degli antifascisti - ci sembra intollerabile, quindi, che il centro di Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, sia letteralmente consegnato a razzisti e fascisti. Abbiamo quindi deciso di mobilitarci, come da anni, perché in questo sabato nero ci sia una piazza antifascista in centro città che sappia esprimere in modo ampio, plurale, inclusivo e fermo che Milano è una città che rifiuta e rifiuterà sempre fascismo, razzismo e paura". 

Da qui la decisione di "dare vita ad una piazza antifascista e mostrare alla Lega e a CasaPound il volto della Milano degna e solidale. Sconfiggiamo la paura, respingiamo camicie nere e xenofobia. Milano ripudia fascismo e razzismo". 

Il volantino per la manifestazione degli antifascisti

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No agli antifascisti per la piazza

Gli antifascisti, questa l'idea iniziale, avrebbero voluto riunirsi in Largo Antonio Greppi, proprio di fronte ai rivali di CasaPound. Dalla Questura meneghina, però, è arrivato un secco no per scongiurare il rischio di incidenti.

Le sigle che hanno promosso l'iniziativa hanno denunciato "l’ingente e scandaloso dispositivo di sicurezza che verrà messo in campo per preservare le piazze razziste e fasciste di Salvini e Di Stefano", ma - hanno spiegato - "dopo la fortissima, ampia e determinata campagna di mobilitazione antifascista e antirazzista si è ottenuta l’autorizzazione per Largo La Foppa", dove gli antagonisti si sono dati appuntamento per le 14. 

Gli ultimi giorni "difficili" in Italia

Non è la prima volta negli ultimi giorni che l'estrema destra e movimenti di sinistra si trovano nella stessa piazza. Giovedì sera Torino è stata letteralmente trasformata in un campo di battaglia dagli antagonisti che a più riprese hanno cercato di raggiungere l'hotel in cui si stava svolgendo un comizio di Simone Di Stefano, leader di CasaPound. Bilancio della serata: centro militarizzato, danni e sei agenti feriti. 

Peggio ancora era andata a Piacenza, dove il 10 febbraio scorso gli antifascisti avevano "risposto" alla presenza in città di CasaPound. Anche quel giorno si erano registrati violenti scontri con le forze dell'ordine - un carabiniere era stato circondato e pestato a sangue -, che erano dovute intervenire per evitare contatti diretti tra i due schieramenti. 

E sabato, a Milano, destra e sinistra saranno vicinissime. 

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