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Manifesti sulle Br in Procura, chiesta archiviazione per Lassini

L'ex candidato alle comunali di Milano è a processo per i famosi manifesti, ma la procura ha chiesto l'archiviazione. Di Capua - che si è assunto la paternità - cerca invece di patteggiare 2mila euro di multa

La posizione giudiziaria di Roberto Lassini, già candidato (e non eletto) alle elezioni comunali di Milano del 2011, verrà probabilmente risolta in un nulla di fatto: la procura ha chiesto per lui l'archiviazione. Lassini è sotto processo per villipendio giudiziario per i famosi manifesti "Via le Br dalle Procure", affissi durante la campagna elettorale e che scatenarono molte polemiche: fino ad arrivare alle dichiarazioni dei capi del Pdl milanese e dello stesso candidato sindaco Letizia Moratti, secondo cui Lassini si sarebbe dimesso se fosse stato eletto.

In un primo tempo infatti Lassini - che all'epoca risultava presidente dell'associazione "A difesa della democrazia" - si era assunto la paternità e la responsabilità di quei manifesti. Salvo poi affermare davanti ai pubblici ministeri di non avere ordinato quei manifesti e di averli visti solo quando sono stati affissi.

E la procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Lassini. Diversa sorte per l'altro imputato, Giacomo Di Capua, ex capo della segreteria politica di Mario Mantovani, che ha raggiunto un accordo di patteggiamento per 2mila euro di multa. Accordo che deve ancora essere ratificato dal gip.

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