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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Un'altra "assunzione pericolosa" per Maroni: rischia ancora il processo

La procura di Milano ritiene che abbia fatto pressioni per fare assumere un architetto con cui aveva una relazione sentimentale in Infrastrutture Lombarde

Un altro guaio giudiziario per Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia dal 2013 al 2018. E ancora una volta per avere fatto assumere una donna di sua conoscenza attraverso pressioni giudicate indebite. Così ora l'ex governatore rischia un nuovo processo, con l'accusa di turbativa d'asta e induzione indebita. Le stesse accuse rivolte a Guido Bonomelli, direttore generale di Infrastrutture Lombarde, che rischia di rispondere anche di falso ideologico.

Le accuse sono state formalizzate dal pm milanese Giovanni Polizzi, che (riferisce Repubblica) ha chiesto per entrambi il rinvio a giudizio: deciderà ora il gup Sara Cipolla. La vicenda riguarda l'assunzione in Ispra di Giulia Capel Badino, architetto novarese, per sei mesi rinnovabili a 20 mila euro in tutto. Secondo la procura di Milano, l'ex governatore avrebbe "premuto" su Bonomelli per convincerlo a conferire un incarico alla donna, fino al successo: Capel Badino è stata infatti inserita nel team di Infrastruture Lombarde che lavora sulla futura Città della Salute nell'area Falck di Sesto San Giovanni.

La ragione che avrebbe mosso Maroni a fare pressioni sarebbe stata, per la procura, una relazione sentimentale con la professionista. Si tratta dello stesso "copione" di un'altra vicenda, quella dell'assunzione di Mara Carluccio in Eupolis, che ha portato Maroni alla condanna a un anno di reclusione, per la quale si attende ora la decisione dell'Appello.

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