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Maroni sulle moschee: "Mai detto di chiuderle tutte"

Il governatore ha specificato che la sua idea è "quella del governo tunisino", ovvero controllarle

Parziale correzione di rotta per Roberto Maroni sul tema delle moschee. Il governatore della Lombardia, ed esponente leghista, è tornato sull'argomento, specificando di non avere mai detto "che si debbano chiudere tutte le moschee", dopo le polemiche dei giorni scorsi in seguito all'attentato di Sousse, in Tunisia.

Il governo tunisino, come è noto, ha deciso di chiudere circa 80 luoghi di culto considerati pericolosi e incontrollabili per via delle predicazioni che gli imam fanno in quelle moschee. Che sono una minima parte di quelle presenti nel Paese, ovviamente. Ma tanto era bastato per far pensare - a molti italiani - che sia un controsenso che in Tunisia si chiudono e in Italia si vogliono aprire. Controsenso (si fa per dire) cavalcato anche dalla Lega Nord.

"Ho detto e dico che si deve seguire l'esempio della Tunisia", ha precisato ora Maroni, che in passato è stato ministro dell'interno: "Anche in Italia vanno fatte verifiche su possibili collegamenti tra centri islamici e terrorismo". 

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