Palazzo Marino: primo maggio tutto chiuso

Non ci sarà la preannunciata apertura dei negozi. Milano si prepara ad un primo maggio con le saracinesche abbassate. Se è la festa dei lavoratori - avevano detto i sindacati - che lo sia per tutti. Ieri Palazzo Marino si era detto possibilista sull'apertura straordinaria degli esercizi, sindaco Moratti in testa, ma oggi - intorno a mezzogiorno - è arrivata la smentita.
Il Comune ha deciso di fare marcia indietro e non permettere l'apertura dei negozi, un po' per la ferma opposizione dei sindacati e un po' per paura di disordini durante la manifestazione pomeridiana della May Day Parade, il corteo dei centri sociali e delle realtà antagoniste.

Come già concordato con le associazioni di categoria, sabato resteranno dunque aperti soltanto i mercati scoperti come era già avvenuto il primo maggio del 2004, quando la festa del lavoro cadde anche allora di sabato. "Per rispetto della Festa del Lavoro, così come chiesto dai sindacati e in accordo con i partecipanti al tavolo sicurezza, vista la concomitanza con le manifestazioni del Primo maggio ho convenuto di non concedere la deroga per l'apertura straordinaria dei negozi". Sono le parole di Letizia Moratti. Ieri, si era detta "personalmente a favore dell'apertura", anche per dare respiro alla città, ancora attanagliata dalle retrovie della crisi.

"Come annunciato ieri - ha precisato però il sindaco - mi riservavo di prendere decisioni in merito all'apertura straordinaria dei negozi nella giornata del Primo maggio dopo la fine dell'incontro dell'assessore Terzi con i sindacati e quello di oggi in Prefettura sulla sicurezza". Niente shopping, dunque, nonostante alcuni lettori di Milano Today - nel sondaggio sul tema - si erano espressi a favore dell'iniziativa.