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"Sgozzate quella cagna comunista": minacce choc contro la consigliera Diana De Marchi

MilanoToday ha parlato con la consigliera del Pd, che in passato era stata insultata anche dall'avvocato Carlo Taormina con frasi come: "Vai a farti stuprare se ti piace l’integrazione"

"Lunedi scorso, mentre partecipavo ad una trasmissione televisiva, è arrivato alla redazione un messaggio molto grave contro di me. Stavamo discutendo del processo a Salvini ed è arrivato questo ‘Sgozzate quella cagna comunista e parassita’". A scriverlo sul suo profilo Facebook, denunciando in rete l'accaduto, è la consigliera comunale di Milano Diana De Marchi (Pd).

Parlando con MilanoToday, la consigliera ha spiegato che durante la trasmissione, "Schierati" su Telenova, il pubblico da casa è coinvolto direttamente con messaggi: "La giornalista - ci ha raccontato - ha filtrato immediatamente il messaggio non leggendolo, poi dopo una pubblicità ha redarguito i telespettatori chiedendo esplicitamente di non usare la sua trasmissione per minacciare gli ospiti".

"In realtà - ha proseguito nella sua testimonianza De Marchi - ne ricevo molti di questi messaggi: la Digos, che adesso sta indagando sull'episodio, mi ha detto che quando c'è di mezzo una minaccia così violenta e di morte bisogna interrompere dando un segnale forte".

Pertanto, spiega "dopo averci riflettuto a lungo ho deciso di denunciare anche pubblicamente la cosa, perché è necessario fermare immediatamente ogni forma di violenza, anche verbale, sempre più diffusa nei social, soprattutto contro le donne, e pericolosamente incline a degenerare in aggressione fisica".

"In questo momento storico - ha spiegato ancora -, e lo dico con tristezza, sono spesso proprio i politici, ministri, parlamentari ecc., a usare un linguaggio aggressivo, violento, a sfondo xenofobo o peggio razzista, contro le minoranze e gli avversari. Non possiamo stupirci se poi qualche mente debole o esaltata, influenzata da tale deriva verbale, cerca di passare dalle parole ai fatti. Richiamo dunque chi spesso trascende nei suoi discorsi e nei suoi messaggi a un maggior senso di responsabilità".

"Sul linguaggio d'odio lavoro da anni e penso che ci sia da investire molto di più, anche sulla violenza sulle donne, se riesci a fermare le parole poi magari riesci a fermare anche i gesti", ha concluso parlando con MilanoToday la consigliera del Pd, che nel 2016 era stata vittima di un attacco sessista in diretta tv da parte dell'avvocato Carlo Taormina. Il noto legale si era scagliato contro la milanese così: "Vai a farti stuprare se ti piace l’integrazione, fai le corna a tuo marito e fatti ingravidare".

Pubblicità contro aborto davanti alla Mangiagalli rimossa

Nei giorni scorsi Diana De Marchi, consigliera comunale del Partito democratico, aveva preso una posizione molto dura contro la pubblicità contro l'aborto davanti alla Clinica Mangiagalli. 

"Si vogliono accusare le donne - aveva detto - ignorando completamente con quanto dolore e quali motivazioni una donna arrivi a fare una scelta del genere. L'obiettivo è aumentare il già fortissimo senso di colpa. Nessuna desidera abortire e nessuno vuole spingere la donna a farlo, ma la priorità deve essere quella di difendere il diritto all'autodeterminazione delle donne e la loro libertà. La legge vigente è nata per garantire la salute e la vita delle donne, non certo per alimentare la cultura di morte".

Solidarietà dal mondo politico a Diana De Marchi

"Solidarietà alla consigliera Diana De Marchi raggiunta da minacce violente e gravissime, a sfondo sessista, mentre partecipava ad una trasmissione televisiva. Serve maggiore responsabilità, soprattutto da parte di chi riveste incarichi istituzionali e politici, nell'evitare l'utilizzo di toni e parole aggressive e cariche d'odio che, anzi, vanno condannati. Non abbassiamo la guardia: occorre reagire e denunciare per fermare questa brutta e pericolosa deriva". A dirlo in  un messaggio la segretaria metropolitana del Pd, Silvia Roggiani.

"Il Gruppo Consigliare del Partito Democratico si stringe attorno a Diana, esprimendole tutta la propria solidarietà e vicinanza. L'intransigenza di Diana nel difendere i diritti civili e sociali e le sue battaglie per le Pari Opportunità, oltre che nel combattere la violenza contro le donne, danno evidentemente fastidio. Con ancora più forza, allora, sosterremo Diana nella sua attività di Consigliera e Presidente della Commissione Pari Opportunità", il messaggio è firmato dalle consigliere e i consiglieri comunali del Gruppo del Partito Democratico.

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