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Non trovava lavoro: minacce a Pisapia via email. Condannato

Sei mesi con la condizionale per l'uomo. Il sindaco non si è costituito parte civile, ma il comune sì

Un 39enne è stato condannato a sei mesi di carcere (con la condizionale) per avere minacciato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. L'episodio risale al 16 luglio 2013, per mezzo di un'email indirizzata al primo cittadino. La condanna è stata sentenziata venerdì 13 marzo. Il procedimento è iniziato a partire da una denuncia da parte degli uffici comunali, mentre Pisapia non si è nemmeno costituito parte civile nel processo.

L'uomo a maggio 2013 era arrivato a Milano da Eboli in cerca di lavoro. Non riuscendo a trovarlo, mosso anche da uno scippo subito dalla compagna, si è fatto prendere dall'irritazione e ha scritto un'email ingiuriosa e minacciosa al sindaco. Testualmente: "Tu sei un grande cesso di merda perché non solo fai venire tutti questi stranieri a Milano, ma hai pure truffato e beffato per i finanziamenti Star 2013 bastardo di merda ti devo far la pelle".

Parole che non sono passate inosservate da parte degli uffici comunali, che hanno sporto denuncia alla polizia postale. L'uomo è stato citato in giudizio dal pm con l'accusa di minaccia, aggravata dallo scritto anonimo (aveva creato un apposito indirizzo email per cercare di non farsi riconoscere). Il giudice ha escluso le attenuanti generiche, chieste dallo stesso pm, e lo ha condannato a sei mesi di carcere con la sospensione condizionale della pena.

Il comune verrà risarcito: a Palazzo Marino (che si è costituito parte civile) è stato per ora riconosciuto un anticipo di 5 mila euro.

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