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Kyenge: "Nessuna correlazione tra immigrazione e reati"

"Non esiste una equivalenza tra immigrazione e reati, ormai nessuno studio statistico avvalora questo tesi". Così la ministra per l'Integrazione Cecile Kyenge (Pd) sui fatti di Milano

"Non esiste una equivalenza tra immigrazione e reati, ormai nessuno studio statistico avvalora questo tesi". Così la ministra per l'Integrazione Cecile Kyenge (Pd) rispondendo ad una interrogazione della Lega Nord nel corso del question time alla Camera, mercoledì 15 maggio. Il deputato Nicola Molteni ha chiesto all'esponente di governo parole di condanna per l'aggressione omicida dell'africano Kabobo a Milano.

Kyenge ha sottolineato che è giusto "punire" i reati, indipendentemente "dal colore della pelle e dall'origine", ma non bisogna "fomentare l'odio" e "speculare sul grave dolore delle famiglie colpite da eventi luttuosi".

"Esprimo le mie profonde e sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e mi unisco al cordoglio dell'Italia migliore", ha detto ancora Kyenge prima di affrontare il controverso tema della cittadinanza sollecitato in aula dai deputati Migliore, Pilozzi e Kronbichler (Sel): è "opportuno almeno riconsiderare, a legislazione vigente, il tema della cittadinanza in un'ottica di semplificazione delle procedure", ha detto il ministro prima di aggiungere che "una riforma della cittadinanza, in tal senso, rappresenta una esigenza concreta, diffusa e indifferibile, e al tempo stesso una possibilità di crescere per l'Italia".

Kyenge ha ricordato che "all'inizio di questa legislatura sono state già depositate numerose proposte di legge sulla cittadinanza da esponenti di diverse forze politiche. Come ho avuto modo di affermare, ritengo che una modifica dell'attuale normativa possa avvenire in un quadro di graduale e positiva apertura e confronto con tutte le forze politiche".

"Il mio contributo - ha detto la ministra - sarà in linea con gli indirizzi concordati a livello di governo, d'intesa con il ministro dell'Interno e della Giustizia, e nell'ambito delle competenze che mi saranno delegate dal presidente del Consiglio. Confido - ha aggiunto - che il Parlamento inizi a breve ad affrontare una riforma della cittadinanza, avendo cura di trovare adeguate soluzioni ai molteplici aspetti della vicenda". (fonte: Tm News)

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