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Minori stranieri non accompagnati: a Milano i tutor sono circa 350

I dati del bando regionale

350 cittadini milanesi (e 600 lombardi) si sono proposti come tutor volontari per i minori non accompagnati che giungono nel nostro Paese. Ad aprile 2017 è stata approvata una Legge in materia, la n. 47. I minori rappresentano il 13% degli immigrati in arrivo e il 7,2% ha meno di 14 anni. Prevalenti ancora i ragazzi, ma le ragazze sono decisamente in crescita. Secondo Angelica Vasile (Pd), presidente della commissione politiche sociali del Comune di Milano, le relativamente poche domande presentate in tutta la Lombardia sono il sintomo che la Regione ha pubblicizzato poco o per nulla il bando per fare il tutor volontario.

Il registro è regionale e chi intende fare il tutor (adulto, famiglia o associazione) deve seguire un corso di formazione in tre moduli, per apprendere gli aspetti legislativi, i compiti specifici del tutor e diverse strategie di relazione. Durante la commissione a Palazzo Marino, alcuni esponenti dell'opposizione di centrodestra hanno affermato che questo bando incentiverebbe l'arrivo dei minori, una volta che sanno di poter contare su un aiuto certo. 

Non la pensa così Roberta Osculati (Pd), presidente della commissione speciale sulle politiche familiari, secondo cui siamo di fronte ad una emergenza di cui ci si può rendere conto anche soltanto guardando i numeri dei minori stranieri di cui si perde traccia. Non solo: «Il 16 novembre, al Parlamento europeo, si è votato per l'obbligo di ripartizione dei migranti tra tutti gli Stati europei e la Lega si è astenuta e il Movimento 5 Stelle ha votato contro», conclude Osculati.

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