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Movida, scontro Comune-Zona sulle ordinanze

Dal 10 novembre "scadono" le ordinanze estive: non saranno rinnovate. Il presidente di zona: "Sbagliato, semmai c'è bisogno di regole più restrittive"

E' di questi giorni la notizia che il 10 novembre non saranno rinnovate le ordinanze "anti-movida", togliendo quindi le regole sugli orari (ma non sul divieto di vendere bevande in vetro o latta dopo le 21) nelle quattro zone "calde" della notte milanese: Arco della Pace, Navigli, Brera e Ticinese. L'obiettivo dell'assessore Franco D'Alfonso è arrivare a un nuovo regolamento complessivo dei pubblici esercizi, in modo da dare una risposta permanente alle esigenze e richieste dei residenti ma anche dei gestori dei locali.

Ma il presidente della zona 1, Fabio Arrigoni (Pd), non ci sta: e denuncia il rischio di un periodo di "deregulation" con l'anarchia su regole e orari d'apertura. "Abbiamo chiesto più volte a D'Alfonso, semmai, di rendere le ordinanze ancor più restrittive", dichiara ricordando che altre zone del centro, non "toccate" dalle ordinanze stesse, hanno gli stessi problemi, come largo Quinto Alpini (naturale "proseguimento" della movida all'Arco) e piazza Sant'Agostino.

Sempre in questi giorni la zona 1 si è scontrata con il comune anche su un'altra questione legata al commercio: l'istituzione di un mercato scoperto in piazza Castello sabato mattina. Il parere del consiglio di zona è stato negativo, con qualche accenno polemico visto che - per i mercatini di Natale - il comune stesso giudica non idonea la piazza.

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