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Ricorso sull'elezione di Formigoni, l'8 luglio la sentenza

Il Movimento cinque stelle ha presentato ricorso sull'elezione di Roberto Formigoni. Giovedì prossimo uscirà la sentenza che dirà se il presidente in carica, al suo terzo mandato, era effettivamente eleggibile

Il 20 maggio è stato presentato il ricorso e l'8 luglio uscirà la prima sentenza che dichiarerà se Roberto Formigoni è effettivamente ineleggibile "come prevede la legge 165 del 2004 per chi ha già 2 mandati come presidente della Regione - ha spiegato Vito Crimi del Movimento 5 stelle - Giovedì faremo anche un presidio davanti al Tribunale per informare i cittadini e stimolare una reazione davanti a fatti che sono evidentemente illegali"

"Il nostro obiettivo non è invalidare le elezioni regionali ma far rispettare le regole in vigore, ancora una volta occorre rivolgersi alla Magistratura per chiedere che la legge non venga calpestata proprio da coloro che l'hanno scritta e approvata". L'aveva già promesso durante la campagna elettorale e il Movimento 5 stelle ha mantenuto l'impegno preso nei confronti di tutti i cittadini, quello di "ristabilire la legalità - ha dichiarato Crimi - La legge valida a livello nazionale non dà spazio ad interpretazioni, è chiaro che non si può andare oltre ai due mandati e Formigoni è ben oltre".

Come contro parte, oltre a Guido Podestà e Massimo Corsaro, presentatori della lista, si sono costituiti in giudizio tutti i consiglieri regionali eletti del Pdl e la Regione Lombardia stessa: "E' scandaloso che anche la regione si schieri, come istituzione, presentandosi con 4 avvocati che ovviamente sono a spese di noi cittadini - ha commentato Crimi - La motivazione avanzata è la garanzia dell'assetto definito e della continuità costituzionale, in verità si sta facendo il proprio interesse a nostre spese".

"La sentenza di giovedì non sarà immediatamente esecutiva - ha spiegato Giuseppe Enrico Berti, avvocato del Foro di Milano - Probabilmente ci saranno 3 gradi di appello e poi, non essendoci nessun precedente, non è così chiaro come si procederà. Se dovessimo vincere il ricorso, la carica di presidente potrebbe passare al secondo eletto della lista oppure a Penati, nel secondo caso si creerebbe una situazione abbastanza assurda perché la giunta rimarrebbe quella nominata da Formigoni. Sono scenari che per il momento possiamo solo immaginare".

Nel 2008 nel proprio statuto la Regione Lombardia ha confermato le modalità di elezione del consiglio regionale e del presidente come secondo la normativa statale in vigore, "questo significa che è valida la legge 165 che al punto 'f' indica con chiarezza che Formigoni è ineleggibile e che sta illegalmente occupando la presidenza - ha concluso Crimi - La situazione è talmente chiara che anche la difesa sembra si stia arrampicando sugli specchi non avendo reali motivazioni".

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