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Niente musica oltre la mezzanotte nei locali della movida

La proposta di D'Alfonso. I commercianti "inviperiti"

Dopo l'ordinanza anti-suk che ha creato non poche polemiche per la chiusura anticipata dei chioschi in centro, un altro provvedimento (allo studio) potrebbe inviperire e non poco molti commercianti. 

Si parla dello spegnimento a mezzanotte della musica all'interno dei bar, soprattutto nelle zone della movida. E' la proposta dell'assessore comunale al Commercio Franco D'Alfonso fatta a Marco Granelli (Sicurezza) e ai presidenti dei Consigli di zona. 

Se ne parlerà in vista dell'arrivo della primavera, e della gente che, nei week-end, si riverserà in corso Como o in zona Ticinese. Il 16 aprile, infatti, scadono le ordinanze sulla sicurezza e l'ordine pubblico in diversi quartieri, come l'uso, per esempio, delle bottiglie di vetro. 

"La proposta di D’Alfonso è ragionevole e va nel senso di una migliore convivenza fra chi vuole divertirsi e i residenti" dice Gabriele Rabaiotti, presidente del consiglio di Zona 6 a Repubblica, "il problema sui Navigli è molto sentito". Per la musica diffusa all’esterno dei locali il limite potrebbe essere più severo: le 22 o le 23.

"Lo stop a mezzanotte è una buona idea e può essere esteso ad altri quartieri, come corso Como e il Sempione", dice Fabio Arrigoni, presidente del consiglio di Zona 1, "spiace che si sia arrivati a tanto, ma i gestori dei locali troppo spesso si sono dimostrati disattenti ai richiami". 

Ovviamente contrari molti commercianti. "Il provvedimento colpisce indistintamente anche chi ha fatto sforzi per insonorizzare i locali", sottolinea Alfredo Zini, vicepresidente di Epam-Confcommercio. 

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