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Ortomercato, delibera approvata: 43 milioni per il rilancio

Ieri, nel tardo pomeriggio, approvata grazie ai voti del Pd la delibera sul rilancio dell'Ortomercato. La Moratti: "Giorno atteso da 25 anni"

Uno degli ultimi atti del consiglio comunale di questa legislatura è stato caratterizzato da una intesa bipartisan raggiunta in extremis. La delibera sul rilancio dell'Ortomercato è infatti stata approvata con i voti di Pdl, Lega, Pd, Udc, Fli e Api.

La sinistra radicale (Prc, Pdci, Basilio Rizzo e Milly Moratti) si è invece astenuta. Il Pd stava per lasciare l'aula, per dimostrare ancora una volta che l'assenteismo nella maggioranza impedisce al consiglio di mantenere il numero legale e quindi di portare a termine il lavoro. Ma Giulio Gallera, capogruppo del Pdl, in aula ha rivolto un invito al centrosinistra a restare e votare, giudicando "un vezzo della minoranza" un ulteriore rinvio del voto a causa delle assenze nella maggioranza.

Majorino ha replicato: "Non è un vezzo chiedere alla maggioranza di essere in aula a sostenere i provvedimenti della giunta". Però l'applauso degli operatori dell'Ortomercato (presenti tra il pubblico) alle parole di Gallera ha convinto il Pd a restare e votare a favore.

Basilio Rizzo spiega invece la sua astensione così: "Abbiamo scelto di non ostacolare questa delibera ma mi asterrò perché provvedimenti così importanti non devono esser fatti a fine mandato e perché ho delle riserve: spendiamo 43 milioni e non siamo sicuri di recuperarli". E' stata votata anche l'immediata eseguibilità della delibera. La Moratti ha commentato: "E' un provvedimento fondamentale per gli operatori e per tutti i cittadini, atteso da 25 anni". L'altro ieri, per "spingere" a favore dell'approvazione, i grossisti dell'Ortomercato insieme alla Rsu di Sogemi e alle principali cooperative di lavoratori avevano organizzato un corteo da via Lombroso a Palazzo Marino.

GLI INTERVENTI - L'Ortomercato di Milano è il più grande d'Italia, si estende per 800mila mq e ha spazi di vendita per 120 grossisti e 102 produttori agricoli. Il finanziamento per il restyling arriverà in parte dalla cessione di circa 130mila mq oggi inutilizzati: le palazzine liberty di viale Molise, l'ex macello e l'attuale mercato avicunicolo che sarà trasferito in una parte inutilizzata del mercato dei fiori.

Saranno rifatte le strutture e verrà aggiornata la logistica, senza disturbare il viavai di circa 300-500 tir giornalieri. Inoltre verrà creato un parcheggio interno: oggi i tir sostano per strada a motore acceso per mantenere il freddo. La logistica verrà rivoluzionata riattivando la linea ferroviaria e utilizzando mezzi elettrici per le consegne in città. Tutti gli operatori infine avranno telecamere e badges per maggiori controlli: com'è noto, l'Ortomercato è diventato negli anni un "presidio" della criminalità organizzata.

La spesa di 43 milioni sarà finanziata da un mutuo acceso da Sogemi e assistito da fideiussione comunale.

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