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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il cambio

Palazzo Marino: Pacente lascia il Pd e passa ad Azione

Il politico lascia il Partito democratico: "Il prossimo congresso non risolverà niente, vado con chi è europeista e liberale"

Resta nella maggioranza che sostiene Beppe Sala a Palazzo Marino, ma lascia il Partito democratico il consigliere Carmine Pacente, attualmente presidente della commissione fondi europei e Pnrr. L'ormai ex esponente del Pd aderisce ad Azione ed entrerà quindi nel gruppo Riformisti - Lavoriamo per Milano, attualmente composto dalla capogruppo Giulia Pastorella (di Azione) e da Lisa Noja.

Pacente definisce Azione "una realtà che si colloca, in modo inequivocabile, all'interno di una tradizione fortemente europeista, liberale e popolare". Secondo Pacente, il congresso del Pd non risolverà "alcune ambiguità di fondo" tra cui linea politica e scelta degli alleati. "Azione - commenta - è stata capace di intercettare un voto d'opinione e risulta profondamente ancorata sia all'agenda Draghi sia a un'orizzonte europeo".

Cresciuto politicamente nel Partito popolare italiano e nella Margherita, Pacente riserva un "affettuoso pensiero" ai colleghi del Pd a Palazzo Marino: "Con le loro storie e sensibilità, spesso diverse, ma tutte accomunate da passione e dedizione, rappresentano l'unica vera nota dolente di una scelta, comunque, molto convinta".

"Ho conosciuto Pacente nel 2019 quando entrambi eravamo candidati alle elezioni europee. Di lui mi colpirono la sua precisione, la sua competenza politica e la sua passione europeista", il commento di Giulia Pastorella, capogruppo dei Riformisti a Palazzo Marino (e neo deputata): "Durante questo anno trascorso insieme nel consiglio comunale di Milano, ho avuto modo di collaborare con lui attraverso le nostre rispettive commissioni. Le mie impressioni iniziali sono state tutte confermate. Sono quindi molto felice della sua decisione di entrare in Azione e nel gruppo dei Riformisti. La sua competenza e la sua serietà sono in perfetta sintonia con il nostro approccio alla politica, non ideologico ma pragmatico e volto a risolvere i problemi".

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