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Palazzo Marino, manca il quorum: bilancio a rischio

Erano presenti 30 consiglieri di maggioranza su 36 ed è saltata la discussione sul bilancio comunale. Per legge c'è tempo fino al 30 aprile per approvare la manovra. Il Pdl minimizza ma il Pd attacca: “La maggioranza è priva di direzione politica”

Ancora tre settimane e poi non ci sarà più tempo. Né per approvare il bilancio comunale di Milano (in scadenza per legge il 30 di aprile), né per convocare un nuovo Consiglio, perchè verrebbe sciolto de iure. Ieri, infatti, è saltata la discussione sul bilancio perchè all'appello hanno risposto 30 consiglieri di maggioranza su 36 e il quorum non è stato raggiunto.

Pdl e Lega, a Palazzo Marino, minimizzano l'accaduto: “Non scherziamo - ha affermato l'assessore al Bilancio Giacomo Beretta - è la prima settimana dopo Pasqua: qualche assenza è fisiologica”. Fra gli assenti, anche il sindaco Letizia Moratti, impegnato in una periferia di Milano. Ma l'opposizione sembra non gradire le defezioni e punta il dito contro l'esecutivo. Pier Francesco Majorino, capogruppo del Pd il Consiglio comunale, ha parlato di “maggioranza priva di direzione politica”, con un sindaco “non in grado di reggerne le redini”.

“Quello di oggi è lo stesso brutto film del Pgt: noi non garantiremo mai il numero legale se il bilancio non cambierà radicalmente”, ha ammonito ancora Salvini. Ma il capogruppo del Pdl Giulio Gallera ha cercato di buttare acqua sul fuoco, respingendo ogni possibile paragone con l'accidentato iter del piano di governo del territorio. “E' inutile stupirsi - ha detto - molti consiglieri del Pdl sono impegnati in altre sedi istituzionali e da qui a fine mandato dovremo sempre lavorare in seconda convocazione”.

 

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