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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Palmisano, movimento patria nostra: "Se a formigoni e co. è rimasta un pò di dignità dovrebbero dimettersi"

Il Movimento Patria Nostra interviene sulla complicata situazione della Giunta Regionale e del Presidente Formigoni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

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Continuano i problemi al Pirellone, dopo le dimissioni di alcuni consiglieri nel mese di Aprile a seguito delle vicende legate ai vertici della Lega Nord, dopo le vacanze di Formigoni, arriva anche la Finanza che apre indagini sulla Sanità in Lombardia.
Ciò nonostante il Governatore Formigoni continua a dichiarare di voler rimanese al suo posto, come se nulla fosse accaduto.
Sulla vicenda interviene Gianluca palmisano, Coordinatore Regionale Movimento Patria Nostra Lombardia:" Se a Formigoni e ai suoi consiglieri, minoranza compresa, è rimasta un briciolo di dignità, l'unica cosa giusta da fare sarebbe dimettersi e lasciare decidere nuovamente ai Lombardi da chi vogliono essere rappresentati al Pirellone. Formigoni invece di trovare scuse più o meno credibili e cercare di scaricare colpe su altri, dovrebbe avere l'onesta intellettuale di ammettere di essere stat colto con le mani nella marmellata e che la sua giunta con tutto il consiglio, hanno perso ormai ogni credibilità e che hanno fallito su tutta la linea dimostrandosi incapaci di amministrare e di essere più interessati ai privilegi personali che al benessere della comunità! Si sono susseguiti diversi episodi gravi in questi mesi, ultimo caso le perquisizioni della Guardia di Finanza che hanno ora interessato la direzione generale sanità di Regione Lombardia ed alcuni importanti ospedali di Milano, Lecco, Busto Arsizio e Saronno. Sotto osservazione sembra essere ancora il filone d'inchiesta legato ai rapporti tra il presidente Formigoni e il faccendiere Pierangelo Daccò, per il tramite del direttore generale dell'assessorato alla Sanità Carlo Lucchina, uomo di fiducia del governatore. Ormai è palese che così non si può proseguire. La Lombardia merità trasparenza da parte dei suoi rappresentanti politici, e in questo momento così non è! Pertanto per il bene comune è doveroso ridare la parola ai Lombardi ed attendere l'esito delle indagini condotte dalla magistratura che speriamo siano il più veloci possibili per chiudere definitivamente questo ennesimo triste episodio dell'attuale politica Italiana!"
 
 
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