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Il partito che appoggia Sala vuole far votare alle comunali anche i non comunitari

La campagna lanciata da Volt - "Vivo, lavoro, voto" - per il "voto ai cittadini extra Ue"

"Vivo, lavoro, voto". È il nome della campagna che domenica 25 aprile, giorno della festa della Liberazione, è stata lanciata da Volt, il partito paneuropeo che presenterà una lista alle prossime elezioni comunali di Milano sostenendo il sindaco uscente Beppe Sala. 

L'obiettivo della mobilitazione, hanno spiegato dal movimento, è portare al "centro del dibattito politico la necessità di estendere il diritto di voto alle elezioni locali a tutte le persone provenienti da paesi extra Ue, regolarmente residenti a Milano".

"Società aperta e inclusione sono pilastri della visione politica di Volt a livello locale, nazionale ed europeo. In linea con questi valori il team milanese ha lanciato la campagna che si propone di estendere il diritto di voto ai milanesi di origine extra Ue, che, non avendo ancora ottenuto la cittadinanza italiana, risiedono stabilmente nella nostra città da oltre 3 anni", hanno chiarito da Volt. 

Il prossimo passo sarà una raccolta firme che servirà a chiedere "l’impegno del consiglio comunale a deliberare l’estensione dell’elettorato attivo e passivo a questi nostri concittadini, ora esclusi dalla possibilità di partecipare alla vita democratica della città in cui vivono e lavorano". La strada era già stata tentata dal comune di Genova, che nel 2004 aveva approvato delle delibere sul tema prima di essere stoppato dal consiglio di Stato. "La nostra iniziativa - hanno rimarcato da Volt - intende rilanciare questa battaglia di civiltà, nella direzione di una piena equiparazione dei diritti e dei doveri tra i titolari della cittadinanza italiana e i cosiddetti nuovi italiani". 

“Festeggiare il 25 aprile lanciando questa iniziativa significa per noi onorare con fatti concreti i valori di libertà e democrazia, che in quel lontano giorno tornarono ad essere parti integranti della vita politica e sociale del nostro paese - ha commentato Gabriele Pravettoni Farinelli, che sarà capolista di Volt alle comunali di Milano -. In linea con l’orientamento di eminenti costituzionalisti, sono convinto che l’estensione del diritto di voto in ambito locale ai residenti extra Ue sia felicemente aderente alla visione di società dei nostri padri costituenti e rappresenti un passo importante per una vera integrazione di tutte quelle moltissime famiglie di origine non italiana, ma italiani a tutti gli effetti, che con il loro lavoro e le loro tasse contribuiscono allo sviluppo e alla crescita della nostra città e del nostro paese”.

“Noi di Volt non ci riconosciamo con quanti, temendo la presunta impopolarità del tema, fingono di non vedere questo enorme problema, che solo a Milano coinvolge ben 250mila persone - gli ha fatto eco Camilla Villano, anche lei capolista del partto -. Penso in particolare alle seconde generazioni, che nati e vissuti sempre in Italia, vengono privati dei diritti politici e delle opportunità concesse ai soli italiani. E penso alle donne, private di fatto, in molti casi, della loro possibilità di emancipazione da culture e retaggi arcaici e patriarcali, proprio per la mancanza dell’offerta di strumenti di integrazione, di cui il voto che proponiamo è un formidabile esempio, ma non certo l’unico. È quindi l’ora di agire - ha concluso - per sanare questa ferita che ostacola il progresso della nostra società".   
 

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