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Pgt approvato dalla maggioranza, opposizione: "Non finisce qui"

Il nuovo piano di governo del territorio è stato approvato con i soli voti della maggioranza. Le opposizioni avrebbero voluto più tempo per discutere le osservazioni dei cittadini. Pisapia: "Sarà il mio primo impegno"

I l piano di governo del territorio oggi pomeriggio è stato approvato con i soli voti della maggioranza (compreso l'Udc, ma non Fli) mentre l'opposizione è salita sulle barricate, abbandonando l'aula al momento dello scrutinio. In mattina i rappresentanti dell'opposizione avevano consegnato al candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia le 4.765 osservazioni dei cittadini sul Pgt che la maggioranza ha deciso di non esaminare per contingentare i tempi dell'approvazione.

Già da una settimana i partiti di opposizione davano battaglia in consiglio comunale per impedire un esame sommario delle osservazioni civiche ma nonostante questo la maggioranza ha approvato una mozione che accorpa in otto gruppi tematici tutte le proposte di modifica allo scopo di riuscire a licenziare il testo entro la scadenza del 14 febbraio.

Per questo le opposizioni hanno deciso di continuare la loro battaglia in una nuova sede, quella del Tar, dove contro il Pgt i consiglieri comunali di centrosinistra faranno valere la presunta violazione delle loro prerogative.

IL COMMENTO DI PISAPIA
. "E' stato uno schiaffo alla democrazia - ha commentato Pisapia - una mancanza di rispetto totale del lavoro dei cittadini". "Il primo impegno della mia candidatura sarà quello di realizzare un piano di governo del territorio che tenga conto delle osservazioni dei cittadini", ha concluso il candidato sindaco del centrosinistra.

Il PIANO. Il Piano di governo del territorio (Pgt) ribattezzato 'Milano per scelta' secondo la maggioranza ridisegnerà il volto della città dell'Expo del 2015. Nel dettaglio esso prevede la realiazzazione di 9 linee della metropolitana, 22 parchi per un totale di verde in più pari a 120 volte il parco Sempione, 30 mila alloggi a prezzi calmierati, 18 milioni di metri cubi di costruzioni in aree oggi abbandonate, come gli ex scali ferroviari.

LE DICHIARAZIONI DELLA MORATTI. "Il Comune di Milano dopo trent'anni ha un nuovo piano urbanistico - ha commentato il sindaco - che porterà più verde, più servizi e più infrastrutture di trasporto pubblico. Il piano di governo del territorio, un piano flessibile che ci libererà dalle rigidità del vecchio piano regolatore, ci darà una città dove vivere bene, una città che valorizza il proprio comparto agricolo, una città in classe A, dove ci saranno più efficienza energetica e bollette meno care".

Davanti a questa rappresentazione della nuova città, il sindaco non ha voluto prendere in considerazione le minacce dell' opposizione di rivolgersi al Tar, limitandosi a stigmatizzare la scelta del centrosinistra. "La politica deve dare risposte politiche - ha detto - e non ricorrere alla magistratura". Dopo i ringraziamenti di rito nell'aula del Consiglio comunale, il sindaco ha voluto festeggiare con gli esponenti della maggioranza e con l'assessore all'Urbanistica Carlo Masseroli il risultato raggiunto con un brindisi nell'esclusivo bar Zucca in Galleria Vittorio Emanuele.
 

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