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La sagoma di Pinelli proiettata sul palazzo della bomba: così viene ricordato l'anarchico che morì in questura

Nel giorno dell'anniversario dei 50 anni di piazza Fontana

Si chiama "IV piano" la proiezione laser ideata dagli artisti Pietro Pirelli, Giuseppe e Marcello Zagaria, mostrata nel pomeriggio di giovedì 12 dicembre in occasione del corteo di Memoria antifascista, che termina in piazza Fontana. La proiezione è stata visualizzata sulla facciata dell'ex Banca dell'Agricoltura dove cinquant'anni fa esplose la bomba.

La performance prevede l'immagine stilizzata della caduta dell'anarchico Giuseppe Pinelli dal quarto piano della questura di Milano, il 16 dicembre 1969, mentre veniva interrogato da agenti di polizia nell'ambito delle prime indagini sulla strage, che provocò la morte di 17 persone.

Piazza Fontana, le parole di Mattarella e Sala

Giovedì è anche il giorno del discorso di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, in consiglio comunale a Milano, a Palazzo Marino. Il Capo dello Stato ha ricordato «l'attacco alla democrazia portato in quegli anni» e ha ammonito: «Non commetteremo l'errore di pensare che siano questioni relegate a un passato più o meno remoto». Lungo e intenso l'intervento del sindaco Beppe Sala, che ha ricordato che «Milano è stata la prima città italiana a esser offesa dallo stragismo fascista» e ha evocato «il rumore della deflagrazione, le urla di dolore, i fumi arrivati a coprire il Duomo», nonché «la pietà, la solidarietà e la ricerca della giustizia spinsero la nostra comunità a unirsi in un abbraccio nel giorno dei funerali».

Il primo cittadino ha poi rammentato la fatica nel giungere a una verità in sede giudiziaria sui responsabili delle strage e ha aggiunto che «Milano è per vocazione e per convinzione una città accogliente, aperta, solidale e tollerante, umanista. Caratteristiche secolari che hanno aperto ancora di più la ferita di piazza Fontana. E hanno reso più difficile accettare le ingiustizie che ne sono seguite». Infine ha affermato che Milano dovrebbe chiedere scusa a Pietro Valpreda e Giuseppe Pinelli, ricordando anche il sacrificio del commissario Luigi Calabresi.

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