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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Blitz degli antagonisti per sgomberi, Pisapia furioso: "Non si devono più permettere"

Dura reazione del primo cittadino dopo le proteste e il blitz di alcuni antagonisti a Palazzo Marino dopo lo sgombero di una famiglia in via Preneste: "Non si può violare la casa di tutti i milanesi. Quella famiglia non aveva i requisiti, e avevamo proposto loro altre soluzioni alternative"

"Quello che è successo a Palazzo Marino è gravissimo e inaccettabile. Nessuno si deve permettere, per nessuna ragione, di violare in questo modo la casa dei milanesi": è la dura presa di posizione del sindaco di Milano Giuliano Pisapia dopo l'irruzione lunedì pomeriggio in Comune di un gruppo di antagonisti che protestavano contro lo sgombero di una famiglia di occupanti abusiva avvenuto stamane da una casa popolare.

Blitz al Comune del Cantiere e del Comitato (foto: Cantiere)

"Chi cerca con la forza e l'inganno di cancellare i diritti altrui sappia che l'amministrazione non intende tollerare in alcun modo la violenza di chi non accetta le ragioni del dialogo e le regole più semplici della convivenza civile, preferendo la strada dell'illegalità e del sopruso", è la condanna di quanto avvenuto da parte del primo cittadino che ha poi ricostruito anche la storia della famiglia sgomberata.

Drammatico sgombero in via Preneste (foto Comitato San Siro)

"Il gruppo di persone che ha fatto irruzione nella sede del Comune – aggredendo assessori, consiglieri e pubblico presente nella Sala Commissioni, oltre a due agenti della polizia locale che sono rimasti contusi – contestava un'azione di sgombero, legittima e doverosa, nei confronti di una famiglia che aveva occupato uno stabile in via Preneste, dopo avere in passato occupato l'assessorato alla Casa e un'altra abitazione dell'Aler, espropriando del proprio diritto chi da tempo è in graduatoria e ha tutti i requisiti necessari, oltre che il bisogno di vivere in un appartamento di proprietà pubblica".

"La famiglia (padre, madre e un figlio maggiorenne) che è stata sgomberata con l'ausilio della polizia e della polizia locale, non solo è stata protagonista di precedenti episodi delittuosi, ma non aveva neppure i requisiti – come valutato dall'apposita commissione – per una assegnazione in deroga, non trovandosi in uno stato di necessità e nelle altre condizioni previste per le assegnazioni in deroga (presenza di figli di minori)", ha proseguito.

"Oltretutto alla famiglia era stata proposta, da un privato, una sistemazione alternativa con un affitto di lieve entità, adeguato alla possibilità economica del nucleo familiare. Questa famiglia in un primo tempo ha accettato l'alloggio, ma poi - ha concluso Pisapia - ha nuovamente occupato illegalmente un alloggio".

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