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Centrodestra all'attacco di Sala sui blackout: «Aspettiamo domattina il piano d'investimenti»

Le polemiche sulle interruzioni di corrente. Il sindaco aveva detto di avere parlato con A2A circa i necessari investimenti sulla rete

I vari blackout che si sono verificati negli ultimi giorni a Milano (anche in pieno centro, con la sospensione, lunedì, del consiglio comunale) hanno scatenato polemiche da parte dei politici cittadini. Il sindaco Beppe Sala ha parlato di «problemi radicati nel tempo» e della necessità di un «investimento serio». 

Martedì il blackout ha interessato alcune zone a nord della città. Secondo Unareti, che gestisce la rete di distribuzione dell'energia elettrica, i guasti si sono verificati per il sovraccarico di richiesta di energia dovuto al primo vero caldo estivo, con un uso massiccio di condizionatori d'aria. Rispetto alla settimana precedente, faceva sapere Unareti, la domanda era aumentata del 25%. «Per superare i disservizi che possono verificarsi in presenza di aumenti di carico sulla rete - spiegava Unareti - sono necessari ingenti investimenti che richiedono tempi lunghi per poter essere portati a termine».

«Aspettiamo il piano domattina»

«Se è vero che c'è un piano d'investimenti, attendiamo Sala domani mattina per la presentazione dei progetti che riguardano la soluzione di "problemi radicati nel tempo", ricordandogli anche che, da dieci anni, al governo di Milano c'è proprio il Pd», la replica del viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, che è anche capogruppo della Lega a Palazzo Marino: «Che brutta immagine, quella di una città, la più illuminata e moderna d'Italia, che sprofonda nel buio a causa dell'incapacità dei suoi amministratori». 

«Sala si sveglia dal torpore per chiedere ad A2A un piano d'investimenti sulla rete elettrica cittadina ma è da troppo tempo che questa situazione si ripete. Era prevedibile che prima o poi sarebbe capitato più gravemente», il commento di un altro leghista a Palazzo Marino, Gabriele Abbiati: «Da anni lamentiamo la mancanza di investimenti corposi in Unareti, abbiamo infatti sempre richiesto interventi puntuali ed urgenti ma l’amministrazione Sala ha preferito continuare a mungere i ricavi di A2A, arrivando al record sull’esercizio 2020 nonostante anche un peggioramento dei dati. La rete va manutenuta e aggiornata, non basta fare proclami e nel contempo utilizzare le partecipate come bancomat». La Lega ha presentato una mozione in consiglio per chiedere che il Comune destini parte dei dividendi al ristoro di cittadini e attività che hanno subito il blackout.

«E se non dipendesse dai condizionatori?»

«Forse per la prima volta nella storia, il consiglio comunale è stato sospeso per mancanza di corrente», afferma invece Riccardo De Corato, consigliere di Fratelli d'Italia: «I problemi, però, non hanno riguardato solo la zona centrale di Milano, ma anche gran parte delle periferie. Non può dipendere dall’accensione dei condizionatori, come qualcuno ha provato a dire. Il gestore dovrebbe sapere le esigenze di erogazione in base alle stagioni».

«Il sindaco chieda dimissioni vertici A2A»

«Ormai le voci si rincorrono - continua De Corato -, alcuni dicono che dipenda addirittura dai lavori della nuova linea metropolitana M4. Il sindaco si accorge ora, a pochi mesi dal voto e dopo cinque anni di letargo, che servono investimenti. Parla addirittura di problemi radicati nel tempo. Chi ha governato negli ultimi dieci anni la città, se non la sua maggioranza di centrosinistra? A2A fa 262 milioni di utili l’anno, il suo maggior azionista è il Comune di Milano e il sindaco si li limita a dire “vigilerò”? Dovrebbe avere il coraggio di chiedere le dimissioni del presidente Angelo Patuano e dell’amministratore delegato Renato Mazzoncini da lui espressamente voluto. Ad oggi nessuno ha chiarito quali siano le vere cause dei continui distacchi di corrente».

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