rotate-mobile
Politica

Questione Sea, Pisapia risponde alle accuse: "Noi parte offesa"

Per il sindaco di Milano la colpa dell'esito negativo della quotazione in Borsa di Sea, l'ente che gestisce Linate e Malpensa, non è della sua giunta né dell'assessore al Bilancio Tabacci

Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è intervenuto lunedì in aula per replicare ai consiglieri di opposizione e difendere il suo assessore al Bilancio, Bruno Tabacci, dalla richiesta di dimissioni da parte del centrodestra e ha svelato di essersi "rivolto alla Regione in tempi non sospetti" perché intervenisse nella partita Sea "ma mi venne risposto che ormai era troppo tardi" perché quando a sua volta il Pirellone chiese di poter intervenire "alla precedente Giunta, questa gli rispose di no".

"Non ho nessuna intenzione di chiedere le dimissioni dell'assessore Tabacci - ha quindi replicato Pisapia alle richieste in tal senso che provenivano dai banchi dell'opposizione di centrodestra. La decisione del bando" del dicembre 2011 per la cessione di circa il 30% di Sea "è stata della Giunta e della maggioranza. Non gli si può dare la responsabilità di una scelta che ho fatto mia e che ha salvato i Bilanci 2011 e 2012 dell'amministrazione. Anzi - ha concluso il sindaco - ringrazio chi ha fatto quella scelta che è stata oculata e giusta".
Nel pomeriggio di lunedì infatti dalle fila del Pdl era stata mossa  l'accusa: "La responsabilità dell'esito negativo della quotazione in Borsa di Sea, della brutta figura internazionale, è sua, sindaco, e dell'assessore Tabacci".
A parlare il capogruppo consiglio comunale, Carlo Masseroli, secondo il quale tutta la vicenda della società aeroportuale avrebbe un peccato originale, "l'aver immaginato una partita a due tempi, per cui il primo ha reso però impossibile giocare il secondo".
Il riferimento è alla precedente vendita con il bando del dicembre 2011, al fondo F2i, del 30% della società, cosa che avrebbe creato "un mostro a due teste". Ecco perché "avrebbe dovuto dire: 'Io ho sbagliato'", mentre invece "non ha riconosciuto alcuna responsabilità sua e della sua Giunta - ha aggiunto Masseroli. Ma mi spiace, ce ne sono state".
Nel suo intervento nella seduta dedicata a Sea, il capogruppo Pdl aveva chiesto le dimissioni dell'assessore al Bilancio, Bruno Tabacci (richieste anche dal gruppo leghista), e quindi delineato le possibili future mosse dell'amministrazione: "O il Comune fa il socio forte, con un piano industriale, o vende tutto con un bando".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Questione Sea, Pisapia risponde alle accuse: "Noi parte offesa"

MilanoToday è in caricamento