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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il bilancio del welfare 2016: «Per gli immigrati solo soldi dello Stato»

La presentazione dei conti del welfare. Per i disabili, in cinque anni di centrosinistra, il 35% in più che con la Moratti. Majorino: «Arrivare al reddito minimo comunale»

Milano è la città che ha messo in campo più risorse per il sostegno al reddito e per combattere gli effetti della crisi e della perdita del lavoro, stando ai dati resi noti da Pierfrancesco Majorino, assessore al welfare. Palazzo Marino ha messo a bilancio 154 milioni di euro in cinque anni, di cui 27 nel 2016. 

Sempre nel 2016, il comune destina oltre 225 milioni di euro ai servizi e contributi per anziani, famiglie con minori e persone disabili, di cui il 78% (oltre 177 milioni) di provenienza comunale e i restanti da fondi statali e regionali vincolati. I beneficiari saranno 71 mila milanesi, il 20% in più. Solo il 7,8% viene dedicato agli immigrati e si tratta interamente di soldi dello Stato (non, quindi, del comune di Milano).

«Teniamo i servizi e i contributi con un lieve ma costante aumento nel corso degli anni. La spesa totale salirà nel 2016 di circa un milione a fronte della contrattura delle risorse statali di quasi quattro milioni di euro, riguardanti i servizi per l'immigrazione», ha spiegato Majorino.

Per quanto riguarda il sostegno al reddito, come detto, saranno destinati 27 milioni ripartiti tra anziani, disabili, adulti in difficoltà e famiglie, a fronte del triplicarsi delle domande di contributo in cinque anni. «Dobbiamo continuare su questa strada aumentando le risorse e introducendo il reddito minimo comunale, realizzabile operando scelte mirate recuperando 15 milioni di euro su tre miliardi complessivi di bilancio», ha affermato l'assessore.

Dei 225 milioni messi a bilancio nel 2016, quasi 120 milioni sono riservati al pagamento delle rette delle residenze assistenziali (55,4 milioni per gli anziani, 43,6 milioni per i minori, 14,5 per i disabili). 59 milioni sono destinati all'assistenza domiciliare (20 milioni per gli anziani, 19,5 per i disabili, 7,3 per i minori). 

Ai disabili in particolare vengono dedicati complessivamente 44,8 milioni di ero, ovvero 212,5 in cinque anni, il 35% in più del quinquennio precedente. Per i bambini e gli adolescenti il comune impiegherà anche 3,6 milioni derivati dalla legge 285/1997. Per la salute mentale vengono destinati 3,7 milioni, recuperando dopo vent'anni il Fondo salute mentale.

Per l'immigrazione il comune, nel 2016, destina solo risorse statali pari a 17,6 milioni (il 7,8% del totale), di cui un milione per politiche su rom, sinti e camminati.

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