La Lega vuole mandare i poveri "lontano da adulti e bambini"

La Lega Nord ora vuole chiudere Pane Quotidiano di viale Monza, una delle due sedi (l'altra è in viale Toscana) dell'associazione che - ogni giorno - fornisce cibo a migliaia di poveri e bisognosi. Motivo? Il quartiere limitrofo sarebbe in "condizioni di degrado". Così Samuele Piscina (presidente del Municipio 2) e Luca Lepore (assessore al demanio del Municipio 2), entrambi leghisti, hanno deciso di fare la voce grossa: e chiedono agli assessori comunali di intervenire per chiudere il punto di distribuzione del cibo.

Tanti i disagi elencati dai due esponenti del centrodestra: dai "bivacchi" di "senzatetto e sbandati" ai giardini usati "per le necessità corporali", dalla fontanella usata come "doccia pubblica" alle "colonie di ratti" dovute ai resti di cibo abbandonati. Per non dire della "struttura dell'ex casello daziario, di pregevole valore storico", che risulta "inadeguata ad ospitare un numero così consistente di individui".

Piscina e Lepore ci tengono a precisare di ritenere "meritoria" e "di grande valore sociale" l'attività dell'associazione. Ma, poi, propongono di 'espellerla' di fatto dal contesto urbano. Scrivono infatti, in una nota, di chiedere al comune di Milano che venga trovata una struttura alternativa, "dislocata in area non prossima ad abitazioni e a luoghi frequentati quotidianamente da adulti e bambini". Come a dire: la città va bene per i lavoratori, gli studenti, i pensionati, i turisti e i city users. Quanto ai poveri, agli homeless, alle persone sole, per loro bisogna trovare un posto con niente intorno. Lontano "da luoghi frequentati da adulti e bambini". Cioè lontano da tutti.