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5 Stelle, Daniele Berti contro le "Quirinalie" via web

Il consigliere di Legnano affonda: mancano i risultati di tutti i candidati. "Che min... di trasparenza è questa?"

Il Movimento 5 Stelle è alle prese con le consultazioni via web per scegliere chi votare come presidente della republica. Una consultazione, questa, più difficile di quelle solite, con tanto di presunto attacco hacker e prime votazioni rifatte: poi, la rosa dei dieci nomi più votati tra cui gli iscritti al movimento, lunedì 15 aprile, sceglieranno il candidato che sarà poi proposto per il Quirinale dai parlamentari.

Ecco, per dovere di cronaca, i dieci nomi: Emma Bonino, Gian Carlo Caselli, Dario Fo, Milena Gabanelli, Beppe Grillo, Ferdinando Imposimato, Romano Prodi, Stefano Rodotà, Gino Strada e Gustavo Zabegbresky.

Ma da Legnano arriva la "fronda". Daniele Berti, già candidato a sindaco e ora consigliere comunale, non ci sta e si sfoga (in modo piuttosto colorito) sul suo blog. "Potrebbe non fregare a nessuno - scrive Berti - ma lunedì mi rifiuto di buttare nel cesso altri secondi della mia vita per votare (..) con questa pagliacciata di quirinalie". Fin dal titolo del post ("Un vaff... a questa pagliacciata") e all'immagine scelta (una pistola di benzina infilata dove non si può scrivere), Berti vuol essere chiaro ed esplicito.

Berti lamenta soprattutto che non sia stato reso noto il numero di voti ottenuto sia dai dieci che vanno al ballottaggio sia da tutti gli altri. Ed è arrabbiatissimo: "Dopo una elezione spuntano nomi degli eletti con le preferenze ricevute, io voglio sapere quanti voti ha ricevuto il mio candidato preferito che non figura tra i primi dieci, voglio sapere se è arrivato undicesimo o centotrentaduesimo". E per finire in bellezza: "Che min... di trasparenza è 'sta cosa?".

Poi l'affondo finale: "Vogliamo chiedere il minimo a Casaleggio e soci o dobbiamo sempre dire signorsì?". Ora c'è soltanto da chiedersi come la prenderà Beppe Grillo.

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