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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Manifesti anticlandestini della Lega a Saronno: davanti al giudice andrà Salvini

Lo ha deciso il giudice che ha istruito il processo in base alla denuncia di due associazioni. Il rinvio all'8 febbraio 2017

Matteo Salvini risponderà in tribunale di alcuni manifesti sui trentadue profughi che sarebbero dovuti arrivare nell'ex sede distaccata del liceo scientifico di Saronno. Lo hanno stabilito i giudici, rinviando il procedimento all'8 febbraio 2017 e chiamando in causa direttamente la Lega Nord federale di via Bellerio a Milano, il cui segretario è appunto Salvini, dopo avere accettato l'improcedibilità nei confronti della sezione saronnese guidata dal segretario cittadino Davide Borghi: la sezione manca infatti di "personalità giuridica".

Il procedimento è stato avviato, presso il tribunale di Milano, da un esposto di due associazioni (Studi giuridici sull'immigrazione e Naga) in seguito al fatto che, sui manifesti contestati, appariva la parola "clandestini".

Il legale delle due associazioni non ha obiettato sul rinvio e preferisce parlare in concreto del caso, spiegando che "devono esserci limiti anche nel dibattito politico, ed usare certi termini è una discriminazione". Come è noto, i migranti che vengono accolti nei centri dislocati in tutta la penisola non sono necessariamente clandestini: molti di loro, infatti, fanno domanda di riconoscimento dello status di rifugiati e chiedono l'asilo. E, tra essere clandestini e richiedenti asilo, c'è molta differenza.

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