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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Profughi a Opera: "Ci mancava anche questa"

Questa mattina la Prefettura di Milano ha inviato a Pieve Emanuele, presso il residence Ripamonti, 200 profughi e domani ne arriveranno altrettanti per un totale di 400 uomini che, inevitabilmente, turberanno il sud Milano e la quiete che amministrazioni locali, come quella operese, hanno saputo preservare fino ad oggi con politiche più incisive di quelle dei governi centrali succedutisi negli anni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Questa mattina la Prefettura di Milano ha inviato a Pieve Emanuele, presso il residence Ripamonti, 200 profughi e domani ne arriveranno altrettanti per un totale di 400 uomini che, inevitabilmente, turberanno il sud Milano e la quiete che amministrazioni locali, come quella operese, hanno saputo preservare fino ad oggi con politiche più incisive di quelle dei governi centrali succedutisi negli anni.

“Ci mancavano solo i profughi - commenta il Sindaco di Opera Ettore Fusco - a complicare una situazione già compromessa dalla presenza dei tanti problemi che la città di Milano scarica sui comuni dell’hinterland. Ci siamo battuti per debellare la prostituzione e lo spaccio di droga dalle nostre strade e da quelle limitrofe e adesso giunge manovalanza a basso costo per la malavita”. Queste le considerazioni del Sindaco di Opera che si domanda anche chi controllerà i profughi e quanto costeranno ai contribuenti.

“Abbiamo italiani senza casa - dice Fusco - ma come sempre c’è qualcuno che viene prima di noi e sottrae risorse ai nostri cittadini che sono costretti a pagare le tasse e non avere i servizi. I profughi, nella sola Milano - ci costano già 8 milioni di euro all’anno, per il solo mantenimento, e senza considerare i problemi sociali che questi causano”. Dopo la battaglia per evitare l’insediamento di un campo nomadi, la lotta per allontanare dal comune alle porte di Milano fenomeni come prostituzione e spacciatori, l’amministrazione si prepara alla difesa del territorio. “Qui non siamo nella periferia degradata della metropoli – spiega il sindaco in un messaggio al prefetto - ma in una terra in cui la gente, con dignità, ha saputo sviluppare una cultura propria ed un tenore di vita che vuole consegnare integralmente ai propri figli. Se troveremo sul nostro territorio ospiti indesiderati sapremo comportarci di conseguenza”.

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