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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Un’oasi naturalistica, parchi e la Circle line: “addio” scali ferroviari, ecco la nuova Milano

Ecco i progetti del futuro per i sette scali ferroviari. Così nasce la Milano che verrà

Sarà il più grande piano di rigenerazione urbana di Milano. Una trasformazione che avverrà nel giro di venti anni grazie a uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione territoriale in Italia e in Europa. 

È stato deciso il futuro dei 1.250mila metri quadri totali dei sette scali ferroviari dismessi di Milano - Porta Romana, Porta Genova, San Cristoforo, Lambrate, Rogoredo, Greco e Farini -, che saranno rinnovati all’insegna - queste le linee guida dell’accordo tra comune di Milano e Ferrovie dello Stato - all’insegna del verde e dell’edilizia residenziale. 

I sette scali avranno nuova vita grazie a 675mila metri quadrati di verde, una Circle Line, case di edilizia convenzionata e uffici e negozi. 

UNA NUOVA ONDATA DI VERDE A MILANO - La parola d’ordine per il futuro degli scali ferroviari sarà: verde. Tra le sette vecchie “stazioni”, infatti, verranno costruiti 675mila metri quadrati di verde e spazi pubblici, compreso il progetto “Rotaie verdi” sulla cintura sud della città e il percorso ciclopedonale lungo i binari in direzione Chiaravalle. Tutti gli scali dovranno avere almeno il 50% delle aree a verde: a Scalo Farini - come aveva ipotizzato l'archistar Stefano Boeri - verrà realizzato un grande parco unico di oltre 300mila metri quadri, un parco di 90mila metri quadri sorgerà a Porta Romana, mentre San Cristoforo sarà il teatro di una nuova stupenda oasi naturalistica di 140mila metri quadri, che occuperà tutto lo spazio dello scalo. 

LA NUOVA CIRCLE LINE - L’altro punto forte del progetto di rigenerazione sarà la creazione di una circle line, una nuova linea ferroviaria che collegherà vari punti della “cinta” cittadina. Nel prossimo decennio ferrovie dello Stato investirà circa un miliardo di euro sul sistema ferroviario del nodo milanese, parte dei quali verranno usati per ammodernare le stazioni già esistenti o per creare da zero le future stazioni di Tibaldi, Romana, Dergano e Stephenson. 

FUNZIONI E DIVIETI - L’altra “fissa” del progetto sarà creare nuovi spazi e nuovi servizi necessari e funzionali. Così, ci saranno edifici con funzioni legate alla moda e al design a Porta Genova, attività connesse al mondo universitario a Lambrate e Greco, attività di natura culturale e connesse al distretto dell’agricoltura innovativa a Porta Romana. Almeno il 30% delle volumetrie totali poi sarà destinato alla residenza sociale e convenzionata, che vuol dire - in numeri - che verranno costruiti 3400 alloggi per le fasce sociali più deboli. Divieto assoluto, invece, di costruire centri commerciali e grandi strutture di vendita. 

Ph: Il percorso della futura Circle Line

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