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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

La Lega: "Opposizione intransigente a Sala, si è dimenticato delle periferie"

Quasi un programma di 'governo ombra' dettato dai sei consiglieri della Lega all'indomani del primo consiglio comunale del Sala-bis

Opposizione costruttiva quando serve per il bene dei cittadini ma intransigente su temi ben precisi, dalla sicurezza alle periferie. E' quanto promette la Lega all'indomani del primo consiglio comunale dopo le elezioni del 3 e 4 ottobre. Rispetto alla disfatta del centrodestra (Luca Bernardo, il candidato sindaco, ha ottenuto appena il 32% dei voti), il Carroccio è il gruppo d'opposizione più numeroso con sei consiglieri e, in alcune sezioni di periferia, è il primo partito: "Rappresentiamo le fasce più abbandonate dall'amministrazione Sala", ha detto Alessandro Verri, il capogruppo: "Porteremo quindi in Comune la voce dei cittadini che si sono sentiti di serie B e ospiti a casa loro". Quasi un programma di 'governo ombra' di Milano, quello snocciolato dai consiglieri leghisti.

Periferie, "ossessione dimenticata"

"Le periferie dovevano essere l'ossessione di Sala", ha aggiunto Silvia Sardone, rieletta a Palazzo Marino: "Ma chi vive in periferia dice di non aver mai visto il sindaco e, intanto il degrado si sta spostando verso il centro". E per Samuele Piscina, che approda in consiglio comunale dopo cinque anni alla presidenza del Municipio 2, andrebbero almeno valorizzate di più le competenze già assegnate alle circoscrizioni: "I due terzi del budget del verde pubblico è in capo al Comune nonostante sia una competenza che il regolamento dei Municipi assegna a loro". 

Un altro tema toccato dai leghisti è quello della cura per la città su vari fronti, dall'edilizia scolastica alla manutenzione delle strade. "In una scuola di Milano ci sono bambini che non possono andare in mensa perché disabili e l'ascensore è rotto. La prima denuncia della situazione è del 2018, mi risulta che non sia ancora stato risolto", ha esemplificato la vice capogruppo Deborah Giovanati. "Ho accompagnato un disabile a prendere un tram: dopo un'ora e mezza non ne era ancora transitato uno con la pedana accessibile", ha aggiunto il neo eletto Pietro Marrapodi.

Di periferie, ma dal punto di vista del lavoro e del commercio, ha parlato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, anche lei nuova a Palazzo Marino: "Voglio vedere riaperte le vetrine chiuse in questi anni nei quartieri. Con incentivi o diminuendo le tasse inutili, ma il lavoro deve tornare nei quartieri e su questo saremo inflessibili". 

"Non sarà Gotham City, ma quasi"

Toccato, naturalmente, un tema che sta sempre a cuore alla Lega, ovvero la sicurezza. "Gli episodi di violenza, anche nelle ultime settimane, devono fare riflettere", ha detto Sardone: "Milano non sarà ancora Gotham city ma, come gli ho detto in aula, si sta avvicinando molto". Racca ha aggiunto l'importanza di valorizzare le telecamere, quelle dentro e fuori i negozi, perché con loro la criminalità cala. Piscina ha sottolineato che vanno fatti lavorare i vigili di quartiere, collegandosi all'annuncio dell'assunzione di 500 vigili: "Era una promessa di Sala anche nel 2016, insieme ai famosi sei vigili per ogni Municipio a cui però venivano date anche altre funzioni". E per Marrapodi va posta attenzione anche alla questione della movida: "Nessuno fa più i controlli che dovrebbe fare e, troppe volte, ci sono risse, bottigliate e così via".

Inevitabile un accenno alla mobilità, dalle "strade colabrodo" ("farsi consigliare dai Municipi", ha detto Piscina) alle piste ciclabili ("quella di Buenos Aires non ha dato contributi ma ha appesantito il traffico", ha aggiunto Marrapodi). Mentre Racca ha promesso zero sconti a Sala e alla giunta sul welfare: "Un tempo, con Letizia Moratti sindaco, si facevano tante opere di prevenzione". E per Marrapodi è utile la nuova Città della Salute a Sesto San Giovanni ma occorre pensare a cosa fare degli edifici di Città Studi che verranno abbandonati dal Besta, dall'Istituto Tumori e dalla Statale.

"La Regione non è mucca da mungere"

Sulle case popolari, tutti i consiglieri leghisti hanno evidenziato che né Aler né MM (che gestiscono rispettivamente le case della Regione e quelle del Comune) sono perfette, ma in questi anni il centrosinistra milanese ha più volte utilizzato MM come 'leva' per polemizzare con la Regione salvo poi, ultimamente, invitare a un dialogo e ad una gestione unitaria. "Noi siamo disponibili, non siamo noi ad avere chiuso le porte in passato", ha replicato Piscina. E Sardone: "La Regione non è una mucca da mungere. Bisognerà fare asse per portare più risorse a Milano ma mi è spiaciuto che il sindaco non abbia fatto riferimento al Pirellone sulle olimpiadi del 2026, per le quali va detto grazie proprio alla Regione e al grande lavoro di Matteo Salvini al governo all'epoca".

Non menzionata dal sindaco, secondo la Lega, anche la questione familiare. "Il fatto che non nascano più bambini è un problema", ha detto Giovanati: "Qual è la generazione futura che può portare avanti la città? Manca un piano per le politiche familiari, ci sono donne che non hanno figli per mancanza di casa o lavoro". L'aumento della povertà a Milano, per Giovanati, si contrasta "sostenendo le associazioni e le parrocchie, vero motore del welfare cittadino".

La promessa della Lega è di lavorare per "ridare prestigio a Milano, che non è una città qualsiasi" (Racca). "Vogliamo - ha concluso Marrapodi - farla tornare la città degli anni '70 e '80, quando c'erano aspettative e c'era la possibilità per tutti di realizzarsi". 

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