Smog, i sindaci sudmilanesi: «70 km/h in tangenziale? Un boiata pazzesca»
Non piace ai primi cittadini del Sudmilano la strategia lancia dalla Provincia per far fronte all'emergenza smog: "Ci sono ricerche che confermano un dato simile? A cosa serve abbassare i limiti?"
Non ha accolto un grande favore degli amministratori locali la proposta di provvedimento di Palazzo Isimbardi, indicato nei giorni scorsi, per fronteggiare l'emergenza smog di Milano e hinterland: limite di velocità a 70 km/h nelle tangenziali.
"IPOTESI AZZARDATA" - Lo dicono chiaramente i sindaci del Sudmilano, intervistati dal lodigiano il Cittadino, che non nascondono un certo disagio sulla decisione della Provincia. Mario Valesi, sindaco di Dresano, è lampante: "Già fare i settanta è impossibile quando la tangenziale è paralizzata - sorride -, quindi il limite non ha senso. Scherzi a parte, è un'ipotesi abbastanza azzardata, che non ha nessun riscontro".
PROBLEMA CALDAIE - Claudio Mazzola, primo cittadino di Paullo, si chiede se "esistano veramente studi scientifici per i quali un abbassamento della velocità porta dei benifici per la diminuzione delle emissioni inquinanti". E indica la strada da seguire: "Basta caldaie che funzionano a olii combustibili. Questo è il vero danno. Andrebbero, con una campagna di incentivi, convertite tutte a metano. Per quando riguarda la diminuzione di un grado negli uffici pubblici... penso sia un provvedimento fattibile".
MEZZI PUBBLICI INQUINANTI - Mario Mazza (nella foto da Recsando.it), sindaco di Vizzolo, è possibilista sull'abbassamento delle velocità - "Qualche associazione ambientalista dice che serve davvero" - ma punta il dito contro il parco di mezzi pubblici: "Molti sono inquinanti, vecchi. E poi c'è il problema dei biglietti non integrati. Si scende da un bus e bisogna farne uno diverso per salire su un altro pullman".
