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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Il Comune chiede ai milanesi di valutare i servizi della città

Il questionario è online fino a metà aprile

Quarantatré quesiti e l'invito ai cittadini a a rispondere, entro il 14 aprile, per partecipare con le proprie istanze all'aggiornamento del Pgt (Piano di governo del territorio). La giunta di Milano ha già approvato le linee guida per l'avvio del procedimento, ed anche il percorso di consultazione (obbligatorio per legge) è partito con l'affissione di manifesti e dell'avviso sull'albo pretorio online. Il questionario online si aggiunge quindi ai tradizionali strumenti con cui privati e gruppi organizzati possono presentare le osservazioni al Pgt.

«L'attuale Pgt dovrà essere attualizzato con gli obiettivi di una città in costante crescita, creando i presupposti di uno sviluppo che sappia conciliare la competitività internazionale con l’esigenza di garantire l’equità sociale tra i milanesi e l’armonizzazione urbanistica tra centro e periferie. Tutto questo in un'ottica di città metropolitana. In questo senso, anche il contributo dei cittadini può aiutarci a individuare le priorità di intervento per la Milano di domani», commenta Pierfrancesco Maran, assessore all'urbanistica.

«Il Pgt è il vero strumento di governo del territorio e la legge prevede che sia sottoposto a una fase di consultazione dei cittadini. Con questo questionario vogliamo da un lato rendere comprensibili a tutti i veri obiettivi di questo documento e dall'altro raccogliere le aspettative e i bisogni dei milanesi, non solo i professionisti del settore, in un'ottica di collaborazione sempre più proficua tra amministrazione comunale e cittadinanza. Il questionario si somma alle altre iniziative di ascolto e di rilevazione della soddisfazione sui servizi erogati e sulla qualità della vita nei diversi quartieri e restituirà all’amministrazione una visione sempre più accurata delle opinioni sulla nostra città», spiega Lorenzo Lipparini, assessore a partecipazione e cittadinanza attiva.

Tra le prime domande, l'indicazione dell'importanza di diversi temi per lo sviluppo della città nei prossimi anni. Si va dal consumo di suolo alla rigenerazione del patrimonio dismesso, dalla salvaguardia delle attività agricole alle politiche sulla casa, sul commercio e sulle attività produttive; dalla conservazione dei beni culturali all'attrattività e attrazione degli investimenti. Gli stessi argomenti vengono poi chiesti con maggiore profondità di dettaglio in sotto-temi. 

Il Comune chiede poi ai milanesi di valutare i servizi offerti: dalle attività amministrative ai luoghi di culto, dall'edilizia sociale allo sport, dall'istruzione alla sicurezza, e così via. Lo chiede sia nell'intera città sia in uno specifico quartiere prescelto da chi risponde. In questo modo, evidentemente, Palazzo Marino va a capire come il cittadino percepisca i servizi nel suo campo di prossimità. 

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