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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Regionali, i Radicali: "Troppe firme da raccogliere, cambiare le regole"

Presidio insieme a Rifondazione davanti a Palazzo Pirelli. I partiti già in consiglio regionale sono esentati dalla raccolta

Sono 20 mila le firme necessarie a presentarsi alle elezioni regionali. Da raccogliere in fretta, in non più di un mese e mezzo, nei mesi invernali e in tutta la Regione. Molto più di quelle previste per partecipare alle elezioni politiche. Un numero troppo alto, irragionevole, secondo Radicali Italiani. Che, il 19 febbraio, hanno effettuato un presidio davanti al Pirellone (a cui ha partecipato anche Rifondazione Comunista) e poi hanno inviato una lettera al presidente della Regione, Roberto Maroni, e del consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, per sensibilizzarli sulla questione.

Particolare non indifferente: le forze rappresentate in consiglio regionale sono esantate totalmente dalla raccolta di firme. Una barriera all'ingresso giudicata eccessiva, anche perché le firme devono essere autenticate (al momento della sottoscrizione) da precise categorie, come notai, cancellieri di tribunale, sindaci, consiglieri comunali. 

La richiesta, come si legge dalla missiva firmata da Valerio Federico, è quella di ridurre sensibilmente il numero di firme necessario, aprire alla possibilità di firmare digitalmente (viene ricordato che il recente Referendum sull'Autonomia è stato effettuato con i tablet elettronici) e consentire l'autenticazione anche ad altre persone, indicate dal comitato promotore di una lista. "Come si fa in Europa", sottolineano i Radicali. Stessa richiesta anche per le firme per presentare quesiti referendari locali.

Poco dopo è arrivata la risposta di Maroni: "Sono le regole che ci sono", ha detto il governatore. "Uno deve organizzarsi, se non ha il consenso è un problema suo". Di tutt'altro avviso Alessandro Alfieri, capogruppo del Pd in Regione: "Ci sono forze - ha dichiarato - che hanno una storia importante e che sono radicate nel tessuto politico del Paese ma non hanno un'articolata organizzazione territoriale. Credo che agevolare la partecipazione di questi soggetti sia coerente con lo spirito della nostra democrazia".

E più tardi anche i Radicali hanno replicato a Maroni. Valerio Federico, su Facebook, ha puntualizzato: «Noi Radicali le firme le raccoglieremo, legalmente. Ci sono stati invece leghisti condannati per firme false, come in Forza Italia, Pd e 5 Stelle. Le altre liste che a livello nazionale sosterranno le varie coalizioni beneficeranno di esenzioni alla raccolta pur non avendo mai ottenuto consenso, essendo nuove».

Radicali Italiani, insieme a Forza Europa, è in mobilitazione per partecipare sia alle elezioni politiche sia a quelle regionali del 2018 con la lista "+ Europa con Emma Bonino", che - essendo nuova e non legata a gruppi parlamentari o regionali - è obbligata a raccogliere le firme per presentare la candidatura.

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